Fides ha ricevuto l’attestato di eccellenza nell’ambito di Motore Italia Sicilia Awards 2022, ove sono state premiate le 50 PMI siciliane eccellenti sulla base di una classifica per crescita, fatturato e redditività compilata da Milano Finanza su dati 2020. La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso 20 giugno a Palermo, presso l’hotel Villa Igea, a conclusione del Motore Italia Sicilia, il format di successo di Class Editori-Milano Finanza dedicato alle piccole e medie imprese del territorio.
“Essere stati selezionati da Milano Finanza tra le 50 PMI siciliane eccellenti per crescita, fatturato e redditività è per noi di Fides motivo di grande orgoglio – ha commentato Gabriella Macauda, Chief Operations Manager di Fides, che ha ritirato il premio – Nel ritirare il premio, nella splendida cornice di Villa Igea, ho portato virtualmente sul palco tutte le nostre persone che, col loro grande impegno e passione, sono la vera chiave del nostro successo”. Macauda ha precisato che “il 2020 è stato certamente un annus horribilis, che ha messo a dura prova la nostra resistenza individuale e collettiva , ma dal punto di vista del business ha offerto a Fides tante nuove opportunità”.
“Non si è trattato di un fenomeno diffuso, legato ad un balzo in avanti del mercato vissuto da tutti gli operatori, ma un’occasione che abbiamo potuto cogliere grazie al rapporto consolidato con i nostri clienti e alla fiducia conquistata negli anni”.
Tra le altre aziende premiate ci sono realtà del mondo tecnologico, del settore energetico, dell’agricoltura e del food: piccole eccellenze che si distinguono per una grande apertura verso l’innovazione e un importante impatto sul territorio. La Sicilia, infatti, è caratterizzata da una forte presenza di piccole imprese, che hanno un peso molto maggiore rispetto alle grandi. Ed è proprio da queste aziende che la regione deve ripartire. Le nuove risorse del PNRR potrebbero far emergere le potenzialità di settori come quello energetico o colmare le difficoltà di altri comparti come quello tecnologico visto che nella regione c’è una difficoltà nel far crescere competenze distintive e competitive nel mondo digital.