NPL e crediti deteriorati Scelti per voi

Unicredit tratta con Prelios su 2 miliardi di deteriorati

Va alle battute finali la scelta da parte di Unicredit del partner per la gestione di due miliardi di euro circa di crediti problematici Utp, acronimo di unlikely to pay, cioè inadempienze probabili. Secondo indiscrezioni, la banca di piazza Gae Aulenti avrebbe infatti avviato trattative con il gruppo Prelios, come servicer prescelto per la gestione del portafoglio.

Resterebbero da verificare alcuni aspetti dell’operazione. Il condizionale è infatti d’obbligo sull’esito finale, perché il management di Unicredit starebbe sondando il mercato, ma non avrebbe ancora effettivamente deciso se finalizzare la transazione e soprattutto non sarebbe stato definito con precisione il valore nominale del portafoglio, anche se dovrebbe aggirarsi sui due miliardi di euro.

In ogni caso si tratterà di un ampio pacchetto di crediti problematici di tipo granulare, sia secured sia unsecured, con taglia massima delle singole posizioni, secondo le indiscrezioni, attorno ai 5-20 milioni di euro.

Allo studio potrebbe poi esserci una cartolarizzazione del portafoglio stesso: proprio Prelios, che sarà attivo tramite la propria piattaforma di servicer, avrebbe al riguardo già individuato gli investitori.

In ogni caso si tratta di un’accelerazione verso una nuova strategia, visto che fino ad oggi il gruppo guidato dall’amministratore delegato Andrea Orcel ha trattato caso per caso le singole posizioni in termini di Utp, crediti deteriorati che possono essere rilanciati a differenza delle sofferenze, sfruttando a questo proposito le competenze interne: ma allo studio ci sarebbe ora una partnership con Prelios, che sarebbe stato scelto rispetto ad altri servicer concorrenti in gara.

Continua così il lavoro di pulizia di Unicredit dei crediti problematici nel proprio bilancio. A fine novembre la banca ha ceduto un portafoglio da 2,2 miliardi di euro lordi con un’operazione di cartolarizzazione con Gacs. Invece lo scorso giugno Unicredit ha ceduto un…

Fonte: Il Sole 24 Ore