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Le richieste di prestiti da parte delle famiglie sono tornate sui livelli pre-Covid: +6,7% nel primo trimestre 2021

Il primo trimestre del 2021 segna un’inversione di tendenza rispetto al 2020 con una crescita del numero delle richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane. È quanto emerge dall’analisi delle richieste registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, che segnala un incremento complessivo del +6,7% delle richieste di prestiti, nell’aggregato di personali e finalizzati, rispetto al corrispondente periodo del 2020.

Tale incremento è dovuto alla brillante performance del mese di marzo, condizionata però dal confronto con il corrispondente mese del 2020, che aveva visto la sostanziale paralisi dell’operatività a causa del lockdown totale varato per contenere la prima ondata della pandemia.

Motore della crescita sono stati i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, che nel primo trimestre dell’anno fanno segnare un incremento del +24,8%, mentre le richieste di prestiti personali si confermano ancora in territorio negativo, con un calo complessivo del -12,8% nel trimestre malgrado il deciso recupero fatto segnare nel singolo mese di marzo (+38,2%).

L’importo medio richiesto

Questo inizio d’anno si caratterizza anche per un altro segnale incoraggiante, rappresentato dall’incremento dell’importo medio richiesto (+1,6% rispetto al I trimestre 2020), che nell’aggregato di prestiti personali e finalizzati si è attestato a 9.831 Euro. Relativamente al singolo mese di marzo, l’importo medio arriva a 9.981 Euro.

Andamento dell’importo medio dei prestiti richiesti

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

Più nel dettaglio, per quanto riguarda il comparto dei prestiti finalizzati l’importo medio è stato pari a 7.707 Euro (+26,1% rispetto al marzo 2020) contro i 13.366 Euro dei prestiti personali (+4,1%).

LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI IMPORTO

Relativamente alla distribuzione per fascia di importo, il primo trimestre del 2021 vede le richieste per importi inferiori ai 5.000 Euro essere la soluzione preferita dagli italiani, con il 45,8% del totale, a conferma dell’atteggiamento prudente che ancora caratterizza il comportamento delle famiglie in questa fase di incertezza.

Classe di importo finanziamento (prestiti finalizzati + personali) Distribuzione %

I trim 2021

Fino a 5.000 € 45,8%
5.001 – 10.000 € 18,7%
10.001 – 20.000 € 22,3%
20.001 – 35.000 € 10,1%
35.001 – 75.000 € 2,8%
Oltre 75.000 € 0,2%

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

Approfondendo l’analisi per tipologia di finanziamento, il 56,4% delle richieste di prestiti finalizzati si caratterizza per importi al di sotto dei 5.000 Euro, in virtù della preponderanza di finanziamenti per beni di importo contenuto, anche se nel periodo di osservazione si registra un aumento di +2,9 punti percentuali per i finanziamenti superiori ai 10.000 Euro.

Per i prestiti personali è sempre la classe compresa al di sotto dei 5.000 Euro quella in cui si concentra il maggior numero di richieste (con il 29,3% del totale, seppur in calo di -0,9 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo 2020).

LA DISTRIBUZIONE PER CLASSE DI DURATA

L’analisi della distribuzione delle richieste di prestiti per durata del finanziamento conferma che anche in questo primo trimestre dell’anno è la classe superiore ai 5 anni quella con la quota maggioritaria, con il 25% del totale (seppur in leggero calo rispetto all’anno scorso), a conferma della propensione delle famiglie a privilegiare soluzioni che pesino il meno possibile sul bilancio familiare.

Classe Durata Finanziamento (prestiti finalizzati + personali) Distribuzione %

I trim 2021

0 – 12 mesi 16,5%
13 – 18 mesi 2,7%
19 – 24 mesi 13,2%
25 – 36 mesi 18,6%
37– 48 mesi 12,0%
48 – 60 mesi 12,0%
oltre 60 mesi 25,0%

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, nel periodo di osservazione le richieste si sono concentrate principalmente nella fascia di durata compresa tra i 25 e i 36 mesi, con il 24% del totale (+5,3 punti percentuali rispetto al I trimestre 2020), mentre le richieste di prestiti personali si stanno indirizzando sempre di più verso i piani di rimborso più lunghi, con quelle superiori ai 5 anni che arrivano a spiegare il 43,3% del totale (seppur in leggero calo rispetto all’anno scorso).

LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI ETÀ

Osservando, infine, la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF evidenzia come nel primo trimestre 2021 sia stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni a risultare maggioritaria, con una quota pari al 25,2% del totale, seguita da quella tra i 35 e i 44 anni, con il 21,6%. Nel complesso le richieste degli under 35 arrivano a incidere per il 23,3% sul totale.

Classe di Età

(prestiti finalizzati + personali)

Distribuzione

% I trim 2021

18-24 anni 5,6%
25-34 anni 17,7%
35-44 anni 21,6%
45-54 anni 25,2%
55-64 anni 18,0%
65-74 anni 10,0%
Oltre 74 anni 2,0%

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

 

“Malgrado la situazione di incertezza che ancora regna a causa dell’andamento dei contagi, gli italiani sembrano aver ormai imparato a convivere con la pandemia e hanno ripreso a rivolgersi agli istituti di credito per finanziare i propri progetti di spesa – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIFNel primo trimestre dell’anno le richieste di prestiti sono complessivamente aumentate, grazie anche alla positiva performance fatta registrare a marzo in confronto con il corrispondente mese del 2020, quando c’era stata una violenta frenata a causa del lockdown totale. Se la domanda è tornata sui livelli del 2019, va però detto che i prestiti personali restano ancora distanti dai livelli pre Covid malgrado l’ampliamento dell’offerta disponibile sui canali digitali”.