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Amco a Bruxelles per la bad bank

L’Europa sta studiando strategie comuni per gestire il credito deteriorato, uno dei problemi che il sistema finanziario continentale si troverà ad affrontare nei prossimi mesi. Domani il tema delle bad bank pubbliche e private o, come le si chiama oggi in gergo tecnico, delle asset management companies (Amc) sarà al centro di una tavola rotonda organizzata dalla Commissione Ue che, seppur in forma virtuale, coinvolgerà alcuni dei principali operatori del mercato. Per l’Italia sarà presente Amco, la controllata del Tesoro che oggi già di fatto svolge le attività di una bad bank, acquistando le posizioni deteriorate delle banche. Al meeting dovrebbero inoltre partecipare rappresentanti di Intesa Sanpaolo e Unicredit e di servicer come Prelios e Intrum, mentre per le istituzioni europee saranno presenti il vice-presidente della Commissione Valdis Dombrovskis e il presidente della commissione Problemi economici del Parlamento, Irene Tinagli. Il tema principale sul tavolo sarà il funzionamento delle Amc e il processo di armonizzazione che consentirebbe di dar vita a un network europeo per fronteggiare l’emergenza pandemica. Del resto proprio negli ultimi mesi il dibattito sulle bad bank è ripartito, come peraltro ha recentemente ricordato il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, ma i nodi da sciogliere rimangono parecchi. Oltre al tema dell’effettivo valore economico dei crediti ceduti, c’è soprattutto il problema della revisione del quadro regolamentare a partire dalla comunicazione sulle banche del 2013 e dalla direttiva Brrd a cui finora alcuni paesi del Nord si sono appellati per respingere l’idea di una bad bank. Oggi infatti ogni ipotesi di questo genere è subordinata al burden sharing, cioè alle svalutazioni di azioni e bond delle banche coinvolte. «La tematica della bad bank ha di certo un riflesso politico, ma presenta una complessità tecnica e regolamentare che deve essere affrontata in questa occasione con un approccio integrato e sistemico e con un’appropriata visione della dimensione europea», spiega a MF-Milano Finanza Patrizio Messina, senior partner di Orrick. Quanto agli altri temi sul tavolo dell’incontro di oggi ci saranno le piattaforme di gestione degli npl, lo sviluppo di un mercato secondario e l’armonizzazione delle procedure di insolvenza a livello europeo.

Autore: Luca Gualtieri

Fonte: Milano Finanza

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