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Gualtieri: garanzie alle imprese fino al 25% fatturato

L’intervento del governo per garantire liquidità alle imprese a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus o per effetto delle misure di contenimento sarà imponente. “Un provvedimento molto importante per potenziare l’intervento sulla liquidità già realizzato, con altri 200 miliardi di prestiti garantiti che coprano fino al 25% del fatturato di tutte le imprese con il 90% di garanzia dello Stato“, ha rivelato ieri al Tg1 il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri.

Due le condizioni: il divieto di dividendi per il periodo delle garanzie e l’obbligo di operazioni legate al territorio italiano. “Un impegno significativo”, ha ribadito Gualtieri, “tra i più forti in Europa”. Un intervento che “probabilmente riusciremo a stralciarlo e a farlo nei prossimi giorni”. Il decreto legge per dare liquidità alle imprese dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri entro lunedì, mentre il decreto con le nuove misure a sostegno di lavoratori, famiglie e imprese dovrebbe essere varato tra il 15 e il 16 aprile.

In questo caso il governo sta lavorando a una sospensione di pagamenti e adempimenti fiscali più ampia, a partire dagli avvisi bonari, a un bonus affitti da estendere agli immobili a uso non abitativo, a una moratoria sulle locazioni di bar, ristoranti e pizzerie, oltre alla possibilità di far rientrare tra i rimborsi veloci da modello 730 anche i lavoratori che hanno perso il lavoro a causa dell’emergenza sanitaria.

Con il prossimo decreto per l’emergenza coronavirus “rifinanzieremo la cassa integrazione e aumenteremo l’indennità per i lavoratori autonomi, cercando di accelerare le modalità di riscossione”, ha spiegato Gualtieri. “Poi sosterremo i Comuni e le Regioni”, ha aggiunto, “e naturalmente lo sforzo straordinario della sanità e della Protezione civile. Nessuno sarà lasciato da solo”.

E il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ieri sera al termine del vertice con i capigruppo di maggioranza, ha assicurato la massima disponibilità a un’interlocuzione costante con il Parlamento e ha condiviso con le forze di maggioranza la necessità di velocizzare l’erogazione delle risorse. I capigruppo, a fronte della pressione del premier, hanno fatto presente le difficoltà nate in Parlamento sul tema della remissione degli emendamenti. Marcucci (Pd) ha sottolineato, comunque, l’importanza della rapida chiusura dell’iter del Dl cura Italia. Tema che sarà oggetto anche del prossimo confronto fra il governo e i capigruppo di opposizione, in programma oggi alle 17, con l’obiettivo di arrivare a un punto di caduta entro sabato.

Autore: Francesca Gerosa

Fonte: Milano Finanza