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illimity, nella sua prima trimestrale 745 milioni di euro di volumi di business sviluppati

illimity, la nuova start-up bancaria digitale e specializzata in segmenti ad alto valore aggiunto del mercato delle PMI, nata dalla fusione tra SPAXS e Banca Interprovinciale e quotata al MTA di Borsa Italiana dal 5 marzo u.s., chiude la prima trimestrale al 31 marzo 2019 con 513 milioni di euro di crediti netti verso la clientela, in crescita del 6% rispetto a fine 2018, cassa e attivi prontamente liquidabili per 430 milioni di euro e un CET1 ratio dell’83% circa.

Con 745 milioni di euro di business sviluppati 1 dall’inizio dell’operatività in settembre 2018 a fine aprile e una solida pipeline, illimity conferma la traiettoria dei volumi previsti dal piano industriale 2018-2023.

Nei primi mesi del 2019 illimity ha inoltre conseguito importanti traguardi strategici e operativi, pienamente in linea con le scadenze previste dal piano industriale: • ampliamento dello staff per un totale di circa 240 illimiters • fusione e quotazione su MTA • lancio della piattaforma di servicing NPL Neprix e della partnership con IT Auction • avvio della partnership con Raisin • migrazione al sistema IT target digitale, open, modulare e in cloud.

Il risultato netto del primo trimestre, negativo per 5,9 milioni di euro, è in linea con le attese e coerente con la fase di start-up.

Il Consiglio di Amministrazione di illimity Bank S.p.A. (“illimity” o la “Banca”), società risultante dalla fusione di SPAXS S.p.A. in Banca Interprovinciale S.p.A. divenuta efficace il 5 marzo u.s., in data 10 maggio ha approvato i risultati relativi al primo trimestre chiuso il 31 marzo 2019. Tali risultati rappresentano la prima trimestrale della nuova banca e fanno riferimento al piano industriale presentato al mercato il 6 marzo u.s..

Nella prima parte dell’anno, illimity ha registrato importanti progressi commerciali, raggiungendo uno stock di crediti netti verso clientela pari a 513 milioni di euro al 31 marzo 2019, in crescita del 6% rispetto a fine 2018, valore che assume ancora più rilevanza se si tiene in considerazione il progressivo ammortamento degli attivi di Banca Interprovinciale non in linea con la tipologia di prodotti/clienti prevista dal piano industriale. Di questi, i volumi di attivi nei business specializzati con la clientela PMI e nel segmento dei NPL corporate hanno raggiunto circa 375 milioni di euro al 31 marzo 2019, in crescita dell’11% rispetto alla fine dell’anno 2018.

Dall’inizio dell’operatività in settembre 2018 a fine aprile la Banca ha originato2 business nei segmenti previsti dal piano industriale per complessivi 745 milioni di euro circa, confermando la traiettoria di crescita dei volumi prevista dal piano industriale 2018-2023.

Anche al 31 marzo 2019 illimity ha mantenuto una robusta dotazione patrimoniale e di liquidità, con un CET1 ratio pari a circa l’83% e cassa e titoli prontamente liquidabili per circa 430 milioni di euro, che supporteranno l’intero percorso di crescita dei volumi previsto dal piano industriale quinquennale.

Il risultato economico netto del trimestre, negativo per 5,9 milioni di euro, è in linea con il piano e coerente con la fase di costruzione del nuovo modello di banca: a fronte di una progressiva generazione di ricavi, i risultati economici riflettono i costi di start-up, in parte di natura non ricorrente quantificabili in 2,6 milioni di euro ante imposte.

Nel corso del primo trimestre 2019 illimity ha inoltre conseguito importanti progressi strategici e operativi. È stata data esecuzione alla fusione tra SPAXS e Banca Interprovinciale, con efficacia dal 5 marzo 2019 e contestuale quotazione sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana.

La Banca è diventata attiva in tutti gli ambiti del business NPL Corporate inclusi quelli relativi alla loro gestione grazie al lancio di Neprix, piattaforma innovativa di servicing NPL, e alla partnership con IT Auction S.r.l., operatore di eccellenza specializzato nella gestione e commercializzazione di beni immobili e strumentali attraverso il proprio network di piattaforme/aste online e professionisti.

È stata siglata una partnership con Raisin, piattaforma fintech di open banking per la distribuzione di depositi a clientela retail tedesca, attiva da oggi, che costituirà un’importante fonte di diversificazione della raccolta della Banca.

illimity ha inoltre compiuto con successo la migrazione al sistema IT prescelto, basato su una piattaforma completamente digitale, con architettura aperta, modulare e in cloud, con contestuale chiusura delle filiali che operavano con il marchio di Banca Interprovinciale. Tale passaggio rappresenta un cambio di paradigma rendendo centrale il dato, attorno al quale vengono sviluppati moduli verticali di business analytics, artificial intelligence e machine learning, permettendo ad illimity di realizzare un modello di servizio innovativo e un’offerta evoluta con una user experience di eccellenza per i clienti.

È proseguita infine l’attività di costruzione della squadra che conta oggi circa 240 “illimiters” dopo l’ingresso di oltre 100 nuove risorse dall’inizio del 2019.

Corrado Passera, CEO di illimity, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati del nostro primo trimestre e degli obiettivi raggiunti nel periodo. Abbiamo rispettato tutte le scadenze del piano industriale 2018-2023 e generato solidi volumi di business.

Il risultato economico è quindi pienamente in linea con quanto atteso e riflette la natura di startup della nuova banca i cui risultati ancora non riflettono tutti i benefici della leva operativa e il contributo ai ricavi delle componenti di earn-out del business Turnaround, che ci aspettiamo in misura significativa nell’orizzonte di piano industriale.

Abbiamo infatti lavorato e investito nella definizione della struttura e nell’avvio dell’operatività in una fase in cui il business originato genera ricavi in maniera graduale. Nei prossimi mesi, la robusta pipeline sosterrà la graduale crescita dei ricavi, mentre continueremo a lavorare e investire come previsto dal piano con l’obiettivo di completare il lancio della banca diretta digitale previsto a giugno 2019”.

Il totale attivo di illimity al 31 marzo 2019 ammonta a 1.120 milioni di euro, rispetto a 1.235 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2018, e comprende principalmente crediti per finanziamenti concessi alla clientela per 513 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto ai 484 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2018, grazie alle nuove operazioni relative ai nuovi business concluse nel corso del primo trimestre.

La Divisione SME ha generato volumi per un totale di circa 57 milioni di euro nel primo trimestre, riconducibili a operazioni nell’Area Turnaround, nell’Area Crossover e all’avvio dell’attività nell’Area Factoring. Successivamente alla chiusura del trimestre illimity ha perfezionato transazioni Turnaround e Crossover per un valore complessivo di 26 milioni di euro e siglato accordi per ulteriori 36 milioni, che saranno regolati nei prossimi mesi. Nel corso del trimestre in particolare è entrata a regime l’operatività dell’Area Factoring che ha raggiunto un’esposizione creditizia lorda (outstanding) di 8,5 milioni di euro a marzo 2019, corrispondenti ad un turnover complessivo di circa 14 milioni di euro, entrambi incrementati alla data odierna rispettivamente a 14 milioni di euro e 25 milioni di euro circa. Complessivamente, dall’inizio dell’operatività in settembre 2018 a fine aprile la Divisione SME ha originato volumi per 291 milioni di euro, tenuto anche conto dello stock di crediti verso clientela esistente nella precedente Banca Interprovinciale, considerata, per le proprie caratteristiche, coerente con il segmento SME di illimity.

Al 31 dicembre 2018 la divisione NPL Investment & Servicing aveva acquistato portafogli di crediti NPL e single name per un valore nominale lordo complessivo (Gross Book Value o “GBV”) di 1,15 miliardi di euro al prezzo di circa 90 milioni di euro. Nel corso del primo trimestre 2019, la Divisione ha finalizzato l’acquisto di nuovi portafogli NPL e single name per un controvalore investito di 21 milioni di euro. A seguito delle suddette transazioni, il valore nominale complessivo lordo di crediti NPL detenuti dalla Banca al 31 marzo 2019 si attesta a circa 1,2 miliardi di euro, per circa l’80% rappresentati da portafogli corporate, corrispondenti ad un valore di carico in bilancio di circa 109 milioni di euro al 31 marzo 2019. Inoltre, illimity ha siglato ulteriori accordi per l’acquisto di portafogli NPL Leasing per un prezzo complessivo di 207 milioni di euro. La finalizzazione di tali operazioni è prevista in tranche multiple in un orizzonte temporale dai 3 ai 15 mesi dalla firma dei rispettivi accordi.

Nel corso del primo trimestre la Banca ha inoltre erogato 3 milioni di euro di NPL senior financing, e lo stock di crediti a clientela riferito a tali operazioni è di oltre 50 milioni di euro. Successivamente alla chiusura del trimestre, illimity ha concluso una nuova operazione di senior financing per un valore di 82 milioni di euro. Complessivamente, tali finanziamenti sono garantiti da portafogli NPL per un valore nominale complessivo lordo di circa 2 miliardi di euro.

Dall’inizio dell’operatività in settembre 2018 la Divisione NPL Investment & Servicing ha originato business nei vari segmenti di operatività per complessivi 454 milioni di euro.

A marzo 2019 si conferma la robusta dotazione di liquidità di illimity, che comprende circa 290 milioni di euro di cassa e posizione interbancaria netta positiva a cui si aggiunge un ulteriore buffer di liquidità per 140 milioni di euro tra attività finanziarie prontamente liquidabili di alta qualità e altri titoli negoziabili.

Nei primi mesi del 2019 è proseguita l’attività di de-risking e diversificazione del portafoglio titoli, attuata dal Management nel contesto, tra l’altro, della realizzazione della business combinationtra SPAXS e Banca Interprovinciale. Nel primo trimestre illimity ha ceduto titoli per un valore nominale di 88 milioni di euro di (di cui 65 milioni di euro in titoli di Stato italiani), in prevalenza classificati con HTCS, e acquistato 59 milioni di euro di altri titoli inclusi titoli di debito bancari subordinati, obbligazioni corporate e titoli di Stato americani e di altri paesi area core Euro. Come risultato di questa attività, lo stock di attività finanziarie HTCS si è ridotto del 28% nel trimestre a 78 milioni di euro. L’ammontare di titoli di Stato classificati ad HTC resta invariato a 114 milioni di euro.

L’aumento delle attività materiali per 15 milioni di euro nel trimestre è generato dall’iscrizione del “Diritto di Uso” di beni (Right of Use Asset) acquisiti in particolare con il contratto di leasing riferito all’immobile della sede societaria, secondo quanto previsto dall’IFRS 16 entrato in vigore il 1° gennaio 2019.

Le attività immateriali, diverse dall’avviamento, pari a 5,7 milioni di euro, sono state originate dalla capitalizzazione di costi e investimenti legati allo sviluppo della piattaforma IT e della banca diretta digitale.

A marzo 2019 il rapporto tra crediti dubbi lordi organici e crediti lordi totali organici verso clientela (pertanto con esclusione dei crediti NPL e UTP acquistati) è pari a circa 8,2%. Lo stock di crediti dubbi netti organici è rimasto sostanzialmente invariato a circa 18 milioni di euro, corrispondenti ad un rapporto tra crediti dubbi netti organici e crediti netti totali verso la clientela (con esclusione dei portafogli NPL acquistati e dei titoli classificati come HTC) pari al 4,7% rispetto al 4,3% del 2018.

Nel corso del primo trimestre lo stock dei depositi a clientela ha mostrato un calo di 71 milioni di euro rispetto a fine 2018, concentrato prevalentemente su depositi a vista da clientela corporate. Tale tendenza è in linea con quanto previsto dal piano industriale in relazione alla strategia della Banca di riposizionamento del proprio modello distributivo su canali interamente digitali e al focus su forme di raccolta diretta a medio-lungo termine da clientela retail acquisite attraverso la piattaforma europea di depositi – Raisin – attiva da oggi, e la piattaforma proprietaria di banca diretta digitale di illimity che sarà attiva entro giugno 2019.

Infine, il Common Equity Tier 1 ratio si mantiene su livelli significativi, pari all’83% circa. La riduzione del capitale di classe 1 nel trimestre è spiegata dalla temporanea sospensione dal computo del capitale regolamentare delle azioni speciali, sino al ricevimento dell’autorizzazione dell’Autorità di Vigilanza, dalla deduzione di imposte anticipate relative a perdite pregresse e dalla capitalizzazione di investimenti e costi di sviluppo della piattaforma digitale, come già descritto in precedenza.

Il Liquidity Coverage Ratio si attesta a 813% alla fine del primo trimestre dell’anno rispetto a 491% di fine 2018.

Al 31 marzo 2019, il margine di interesse si è attesto a 7,2 milioni di euro, in aumento rispetto quanto rilevato nel quarto trimestre del 2018 grazie ai nuovi business avviati dalla Banca.

In linea con quanto previsto dal piano industriale, significativo è il contributo dell’attività della Divisione NPL Investment & Servicing, che nel trimestre ha registrato incassi sui portafogli acquistati superiori a quanto previsto nei relativi piani di recupero. La migliore performance di questo inizio d’anno ha inoltre portato a una rettifica positiva del valore dei portafogli NPL in essere in sede di revisione periodica dei flussi di cassa attesi.

I ricavi di periodo comprendono circa 0,9 milioni di euro derivanti dalla cessione nel corso del trimestre di ulteriori 65 milioni di titoli di Stato. Le spese per il personale, pari a circa 6,5 milioni di euro, riflettono il reclutamento di nuove risorse, con il numero di “illimiters” in crescita da 138 di fine 2018 a 210 a marzo, oggi ulteriormente salito fino a circa 240.

Le altre spese amministrative includono costi per consulenze (tecniche, legali, fiscali, etc.) e costi connessi alla fase di start-up che possono essere considerati come non ricorrenti per circa 2,6 milioni di euro.

Il saldo netto delle rettifiche di valore su crediti nel trimestre è sostanzialmente nullo. Questo risultato è l’effetto di due componenti: (i) circa 1,4 milioni di euro di rettifiche nette su crediti verso clientela, corrispondenti ad un costo del credito annualizzato di circa 124bps, e (ii) i già ricordati effetti positivi per 1,4 milioni di euro derivanti dalla periodica valutazione delle prospettive di incassi dei portafogli NPL.

Il trimestre si chiude quindi con un risultato netto negativo di 5,9 milioni di euro, in linea con quanto previsto dal piano industriale in relazione alla fase di start-up della Banca, nella quale i costi relativi alla costruzione della struttura operativa della Banca hanno preceduto la maturazione dei ricavi derivanti dal business generato e i risultati economici correnti ancora non riflettono i benefici della leva operativa né la significativa componente di ricavo legata agli strumenti finanziari partecipativi o alle componenti di earn-out attesi alla scadenza delle operazioni di Turnaround realizzate

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Sergio Fagioli, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Decreto Legislativo no. 58/1998 (Testo Unico della Finanza) che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


Fonte: illimity Bank S.p.A