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Sofferenze lorde stabili a 100 miliardi. Ora una nuova spinta con la Gacs

Sembra essersi arrestata la tendenza al rientro della montagna dei crediti inesigibili. Secondo i dati di Bankitalia a febbraio le sofferenze bancarie erano pari a 100,18 miliardi, praticamente invariate rispetto a gennaio (100,16 miliardi), anche se in calo del 32,4% rispetto a un anno prima (163 miliardi). A gennaio la flessione su base annua era leggermente superiore (32,5%).

Anche se il dato delle sofferenze nette conferma la diminuzione in corso (erano a febbraio circa un terzo del totale, 33,6 miliardi), emerge la necessità di riprendere la strada del rientro. E una spinta in questo senso dovrebbe arrivare dalla Garanzia pubblica sulla cartolarizzazione di sofferenze (Gacs), il cui rinnovo è contenuto nel Dl Brexit. Il vicecapo del servizio Economia e relazioni internazionali di Bankitalia, Pietro Antonio Catte, sentito in commissione Finanze del Senato, ha ricordato che nei tre anni di operatività lo schema Gacs ha contribuito alla cartolarizzazione di sofferenze per un ammontare lordo di circa 50 miliardi di euro, con benefici per il rafforzamento dei bilanci bancari e della capacità degli intermediari di supportare l’economia.

Giuseppe Maresca, capo della VI direzione del Dipartimento del Tesoro , sempre in audizione al Senato, ha stimato che nei prossimi due anni con la Gacs verranno trattati altri 10 miliardi di sofferenze, con circa 2 miliardi di titoli senior garantiti dallo Stato. In base ai dati presentati in Commissione da Maresca l’ammontare complessivo delle sofferenze cartolarizzate con lo schema di garanzia sarebbe di 62 miliardi di cui 11,7 di titoli senior, relativamente a 21 operazioni. «Le Gacs – ha aggiunto Maresca in audizione – stanno allargando il mercato degli Npl. Vediamo che il prezzo delle sofferenze sta leggermente aumentando e questo è un buon segno perche’ c’è un mercato in crescita e quindi ci attendiamo che questo mercato continui a svilupparsi».

Nel Piano nazionale per le riforme allegato al Def è atteso un piano che faciliti lo smaltimento dei crediti deteriorati, ma non ancora in sofferenza. A fine marzo il Governo ha approvato un decreto legge per garantire la stabilita’ finanziaria, economica e degli investimenti, che prevede il mantenimento, con alcune modifiche, dello schema di concessione della garanzia dello Stato.


Fonte:

Corriere della Sera

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