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Manovra, da Lega e M5s misure per favorire cartolarizzazioni crediti

I relatori alla manovra di M5s e Lega hanno presentato un emendamento per favorire la cartolarizzazione dei crediti, in particolare attraverso il “finanziamento e il trasferimento del rischio alle società” che gestiscono l’operazione.

Le due proposte sono da oggi all’esame della commissione Bilancio di Montecitorio, che dovrebbe concludere i lavori domani, martedì 5 dicembre.

La legge di Bilancio sarà in aula al più tardi mercoledì 6, dove è probabile che il governo ponga la questione di fiducia.

L’emendamento modifica la legge 130 del 1999 e disciplina le operazioni in cui il deconsolidamento dei crediti dal bilancio avviene “mediante l’erogazione di un finanziamento al soggetto cedente da parte della società per la cartolarizzazione”.

Il soggetto finanziato, si legge nel testo, “può destinare i crediti stessi, nonché i diritti e i beni che in qualunque modo costituiscano la garanzia del rimborso di tali crediti, al soddisfacimento dei diritti della società di cartolarizzazione o ad altre finalità, anche effettuando la segregazione dei medesimi crediti”.

“Il contratto relativo all’operazione suddetta può prevedere l’obbligo del soggetto finanziato di corrispondere alla società di cartolarizzazione tutte le somme derivanti dai crediti cartolarizzati, analogamente ad una cessione”.

L’emendamento introduce inoltre misure che dare supporto alle piccole e medie imprese tramite le cartolarizzazioni.

Un ulteriore emendamento dei relatori consente di rivalutare beni d’impresa e partecipazioni societarie a chi non adotta i princìpi contabili internazionali.

“Il saldo attivo della rivalutazione può essere affrancato, in tutto o in parte, con l’applicazione in capo alla società di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, dell’imposta regionale sulle attività produttive e di eventuali addizionali nella misura del 10%”.

I lavori della commissione avvengono mentre è in corso il negoziato con le autorità europee sul livello di deficit del prossimo anno, attualmente fissato al 2,4% del pil nel 2019.

L’Italia sta trattando con la Commissione una riduzione del deficit tra l’1,9% e il 2%, secondo quanto riferito ad alcuni quotidiani dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, a Buenos Aires per il G20.

Una fonte di maggioranza spiega che l’esecutivo punta ad inserire direttamente in manovra, durante il passaggio in Senato, le disposizioni attuative di reddito di cittadinanza e quota 100, il nuovo regime di accesso anticipato alla pensione.

Il perimetro di applicazione delle due misure sarà stabilito alla luce dell’accordo con Bruxelles, spiega la fonte.


Autore: Giuseppe Fonte
Fonte:

Reuters

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