Dalla Redazione In Evidenza NPL e crediti deteriorati

NPL, Osservatorio Credit Village: 51 transazioni nel primo trimestre 2018 (+100% sul 2017) e ad aprile si impenna il GBV Previsioni sul 2018: 300 operazioni per un valore di 65 miliardi

Se il 2017 è stato l’anno degli NPL, il 2018 promette un nuovo record: da gennaio a marzo, infatti, i contratti siglati sono esattamente il doppio rispetto al primo trimestre 2017, ovvero 51 contro 26. Una crescita dunque del 100%, che però non si rispecchia nel valore di GBV ceduto che è stato poco meno di 4 miliardi, in linea con i 3,5 del primo trimestre 2017. E’ il quadro tracciato dall’Osservatorio Nazionale NPL Market di Credit Village che pubblica i dati consuntivi del primo quarter 2018 e presenta le previsioni sull’intero anno. La maggior parte delle transazioni effettuate nei primi tre mesi del 2018 ha, quindi, riguardato portafogli di piccolo taglio, con investitori e seller sempre più interessati a cessioni di “single name”, che riguardano operazioni chirurgiche su singole posizioni principalmente assistite da garanzia ipotecaria. Questo tipo di deal soddisfa le aspettative di entrambe le parti, con i buyer che possono effettuare mirate due diligence, riducendo la rischiosità dell’investimento e consentendo un incremento del prezzo di acquisto a favore del cedente.

Ma il mese di aprile segna un deciso cambio di scenario con due operazioni di “big size” che in totale registrano un valore di ben 29 miliardi. Stiamo parlando dell’operazione di cessione dei 18 miliardi di crediti delle due banche venete, la Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che si è completata lo scorso 11 aprile, in ottemperanza al Decreto Ministeriale 221/2018. Si tratta di un enorme portafoglio formato non solo da crediti NPL, ma anche da UTP e Past Due, che sarà gestito da SGA società integralmente detenuta dal Ministero dell’Economia. La seconda operazione effettuata a fine aprile riguarda l’accordo tra Intesa ed Intrum che ha dato il via libera ad un’operazione di cessione da 10,8 miliardi di euro da parte dell’istituto guidato da Carlo Messina.

E veniamo alle previsioni sull’intero anno: in base alle informazioni censite dal 2016 ed attraverso un’analisi dettagliata, banca per banca, di tutte le operazioni annunciate ed accordate, in continuità con quelle fatte negli ultimi due anni, l’Osservatorio di Credit Village ha elaborato una previsione molto precisa del numero e del valore delle transazioni del 2018.

“Dopo un 2017 straordinario per il mercato della cessione degli NPL con oltre 250 operazioni per un controvalore in termini di GBV di 72 miliardi, con il solo mese di dicembre che ha visto siglare ben 65 contratti di cessione, era abbastanza prevedibile che il primo quarter 2018 non raggiungesse grandi volumi di transazioni – spiega Roberto Sergio, AD di Credit Village e direttore dell’Osservatorio – Tuttavia è bastato entrare già nel primo mese del secondo trimestre per registrare la prima impennata dei volumi. Le previsioni realizzate sulla scorta dei dati e delle informazioni in nostro possesso ci consentono di stimare a fine 2018 un totale dismissioni di 65 miliardi di euro di GBV, al netto della cartolarizzazione MPS che abbiamo attribuito al 2017 anche se sarà formalmente completata nel 2018. Rispetto al numero di transazioni riteniamo che nel 2018 sarà superata la soglia delle 300. Ci attendiamo un incremento di quei deal con un GBV superiore al miliardo che, ne siamo piuttosto certi, saranno almeno 15 contro i 9 censiti lo scorso anno”. “Per quanto concerne il mercato secondario – continua Sergio – anche se nel primo trimestre sulle 51 operazioni ben 16 hanno riguardato ri-cessioni e sul mercato ci sono attualmente alcune operazioni pending di importo elevato come quella di Credit Agricole che vuole dismettere un portafoglio di 6 miliardi di NPL, dovremmo attendere ancora almeno un anno perché le attività di re-trade possano rappresentare un’alternativa consolidata al mercato primario. Gli investitori sempre di più acquistano utilizzando società veicolo per la cartolarizzazione, come attestano le 40 cessioni con ricorso alla legge 130/99 effettuate in soli tre mesi”.