Dalla Redazione Fintech

Bitcoin: sondaggio BCE, il 75% disposto a sostituire la valuta tradizionale

Il 18 gennaio scorso sul canale twitter della Banca Centrale Europea è stato fatto un sondaggio sulla celebre criptomoneta, in cui veniva domandato:

” Potrebbe il Bitcoin offrire una valida alternativa alla valuta tradizionale?”

Il risultato che ne è emerso è sicuramente significativo e potrebbe rappresentare un’interessante avvio di discussione tra gli esperti in materia. La fonte più che autorevole si è basata su un numero piuttosto alto di votanti, ben 29500, dando così un risultato affidabile in termini statistici. Le percentuali emerse dal sondaggio forniscono un’immagine molto ben delineata sul pensiero del popolo del web, o quantomeno di Twitter, sul tanto discusso utilizzo dei Bitcoin e sulla fiducia in essa riposto.

European Central Bank

Could #bitcoin offer a viable alternative to traditional currencies? Join in our third #ECBYouthDialogue and tell us what you think! If you have questions about #cryptocurrencies, why not #AskDraghi! Find out how here: http://www.ecb.europa.eu/ecb/educational/youth-engagement/ecb-youth-dialogue/html/index.en.html … @debatingeurope

75%Yes
13%No
9%Maybe
3%Don’t know

Come si evince dal sondaggio ben il 75% dei votanti non ha alcun dubbio sulla possibilità di rivoluzionare la gestione monetaria affidandosi ad una criptovaluta, nel caso specifico al Bitcoin, il 13%, una percentuale comunque piccola, è categorica in senso contrario e mai si affiderebbe al Bitcoin, un 9% del campione resta dubbioso sull’eventualità proposta, un 3% non ha competenze in merito.
Quel che sorprende è però il risultato lampante che forse nemmeno la BCE si aspettava, un esito che senz’ombra di dubbio, visto anche la fonte, non potrà passare inosservato e diverrà oggetto di future discussioni e riflessioni. I maggiormente inclini a credere nelle criptovalute come possibile futura evoluzione della moneta sono i giovani, che vedono nella blockchian, ossia nella tecnologia che permette di creare un registro su internet non falsificabile e consultabile da parte di tutti, un mezzo ancora più sicuro per regolare l’erogazione della moneta e gestire le transazioni rispetto al ruolo di controllo svolto dalle Banche centrali. In Italia le forme di pagamento basate sulle criptovalute sono ancora a livelli bassi, ma in alcuni paesi, basta visitare differenti shop online esteri, il fenomeno si sta diffondendo molto rapidamente. Nel Regno Unito, ad esempio, molti negozi online già accettano il pagamento con il Bitcoin.
Altro aspetto di assoluto rilievo è che le Blockchain sono già entrate nel mirino dei principali gruppi bancari, anche italiani, tra cui ad esempio Unicredit, con un obiettivo specifico: sviluppare piattaforme ed applicazioni commerciali che si basino su protocolli digitali peer-to-peer di questo tipo.