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Carige e la via tracciata per la cessione Creditis

Giorni frenetici per l’aumento di capitale da 560 milioni di Carige, partito la settimana scorsa. Oggi il cda dell’istituto genovese si riunisce per concedere un’esclusiva al possibile acquirente della società di credito al consumo Creditis. La banca si sta concentrando sull’offerta vincolante dell’hedge fund americano Christofferson Robb & Company (Crc). Sempre per oggi, nel pomeriggio, è fissato il termine ultimo, dato agli azionisti, per fornire indicazioni su cosa intendano fare in merito ai diritti in loro possesso. In assenza di feedback da parte dei singoli azionisti, domani Carige venderà i diritti giacenti per i quali non sono giunte indicazioni. In questo caso, ovviamente, i soci riceveranno il controvalore della vendita. Giovedì, invece, scade per tutti, sia investitori istituzionali che piccoli azionisti, il termine per la negoziazione dei diritti di opzione: dall’1 dicembre fino al 6 dicembre (giorno in cui si chiuderà il periodo di adesione e deve anche chiudersi la vendita di Creditis) i diritti potranno solo essere esercitati. Ieri, intanto, il titolo Carige in piazza Affari è calato del 2,83%, a 0,0103 euro, e i diritti hanno segnato una caduta del 61,05%, a 0,0148 euro. (R.d.F.)


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