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Cda Banca Carige, Malacalza sfiducia l’a.d. Bastianini. Via alla cessione di 940 mld di Npl

Il primo socio di Banca Carige, Vittorio Malacalza, titolare di una quota di circa il 17% nella banca ligure, ha sfiduciato l’a.d. Guido Bastianini.

“I componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di Banca Carige hanno ricevuto, in prossimita’ della riunione consiliare odierna” si legge nel comunicato diffuso nella tarda serata di ieri, ” una comunicazione del vice presidente Vittorio Malacalza, con la quale il consigliere esprime critiche all’operato dell’Amministratore Delegato e del Cfo, che lo portano a rivedere il proprio rapporto di fiducia con l’a.d. e a non condividere piu’ gli indirizzi di gestione che vengono attualmente espressi”.

Per questo motivo, prosegue la nota, “il vice presidente ha sottoposto le sue considerazioni all’esame del Cda, preannunciando che, ove la propria posizione non fosse ampiamente condivisa dal Consiglio stesso, riterra’ opportuno dimettersi dai propri incarichi di Vice Presidente e di amministratore della banca”.

Il board, conclude la comunicazione, “ha rinviato la discussione dell’argomento alla riunione convocata per il prossimo 9 giugno con ordine del giorno ‘lettera con allegato del Vice Presidente del 30.05.2017 – Inerenti determinazioni'”.

La rottura arriva al culmine delle crescenti divergenze tra Malacalza e Bastianini su tempi e modi del rafforzamento patrimoniale della banca: la prevista cifra di 450 mln potrebbe infatti, secondo indiscrezioni circolate nelle ultime settimane, a 600 mln, a seguito della due diligence effettuata da Prelios sullo stock da 2,4 mld che Carige dovrà deconsolidare, come richiesto da Bce, in un veicolo creato ad hoc.

L’istituto ligure sta lavorando, come richiesto dalla Bce, all’aumento di capitale propedeutico allo scorporo dello stock da 3,4 miliardi di Npl insieme agli advisor Deutsche Bank, Goldman Sachs e Credit Suisse; l’operazione, come annunciato a fine febbraio, sarebbe da attuare tramite la creazione di un veicolo ad hoc. Intanto entro il 30 giugno e’ prevista la cessione di Npl per 1 miliardo che, secondo quanto si apprende, dovrebbero essere cartolarizzati tramite Gacs ad un prezzo pari al 31-32% del valore nominale; circa l’85% di questo ‘pacchetto’ e’ costituito da titoli senior.

Un’opzione per affrontare questa eventualità sarebbe quella di convertire in equity il bond subordinato che la banca ha venduto a Generali Ass. nel 2008, che poi il Leone di Trieste ha a sua volta ceduto per metà (circa 80 milioni) a hedge fund. Ma Malacalza è assolutamente contrario e con lui si sarebbero schierati anche gli altri due azionisti Gabriele Volpi e Aldo Spinelli, ai quali è legato da un patto di sindacato.

Carige ha bond subordinati per 665 milioni di euro in totale, ma si tratta di titoli subordinati che staccano cedola, gli unici subordinati ‘perpetual’, quindi assimilati al capitale, e che non staccano cedola, e’ l’emissione da 160 milioni venduta a Generali Ass. nel 2008 di cui circa la metà (80 mln) sarebbe stata rivenduta dal Leone a hedge fund.

Inoltre, il Cda di Banca Carige ha dato il via libera definitivo alla cessione di 940 miliardi di Npl, operazione che è previsto che si concluda entro la fine di giugno e, secondo quanto si apprende, ad un prezzo pari a circa il 31% del valore nominale.

“Confermando la delibera gia’ assunta nella riunione dello scorso 28 aprile”, si legge nella nota diffusa nella tarda serata di ieri, “il Cda di Banca Carige, ha autorizzato all’unanimita’ la cessione di un portafoglio di crediti non performing di circa 940 milioni e approvato l’avvio dell’iter autorizzativo previsto dalla legge per il rilascio della garanzia statale (Gacs) in relazione alla tranche senior dei titoli nonche’ la vendita delle tranche mezzanine e junior”.

In merito alla causa avviata da Banca Carige relativamente all’azione di responsabilita’ e di risarcimento danni nei confronti dell’ex presidente Cesare Castelbarco Albani, dell’ex a.d. Piero Luigi Montani, Amissima Vita, Amissima Assicurazioni, Amissima Holdings, Apollo Global Management, Apollo Management Holdings, Apollo Management International, il Cda, prosegue il comunicato, “è stato informato sulle pretese risarcitorie proposte in via riconvenzionale dai convenuti, che ammontano rispettivamente a un importo non inferiore a 12.500.000 euro (Castelbarco); non inferiore a 15.000.000 euro (Montani); non inferiore a 62.400.000 euro (Amissima Vita e Amissima Assicurazioni); non inferiore a 201.800.000 euro (” Amissima Holdings, Apollo Global Management, Apollo Management Holdings, Apollo Management International)”.

“I legali incaricati da Carige, rassicura la banca nella nota, ritengono che le domande riconvenzionali siano infondate. Infine, conclude il comunicato, alla luce delle dimissioni rassegnate dalla consigliera Elisabetta Rubini, gia’ membro del comitato rischi e presidente del comitato remunerazione, il Cda ne ha deliberato l’integrazione nominando il consigliere Giulio Gallazzi nel Comitato Rischi e il consigliere Massimo Pezzolo nel Comitato Remunerazione, con indicazione all’assunzione da parte di Gallazzi della carica di presidente del Comitato Rischi”.


Fonte:

Citywire

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