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Banche:Abi,a marzo si rafforza crescita prestiti +1,4%

Continua il trend di crescita dei prestiti bancari a imprese e famiglie, anche se il miglioramento è più evidente per queste ultime e in particolare sui mutui. Continuano a diminuire le sofferenze nette, ovvero i crediti deteriorati, presenti nei bilanci delle banche: a fine febbraio 2017 sono scese a 77 miliardi, conto 77,8 miliardi di fine gennaio e 86,8 miliardi di fine 2016. E’ quanto emerge dal bollettino mensile dell’Abi, associazione bancaria italiana, aggiornato a fine marzo e diffuso oggi.

I prestiti. A fine febbraio l’erogazione dei mutui alla clientela è aumentata del 2,3 per cento rispetto a fine febbraio del 2016. Il dato complessivo dei prestiti alla clientela, sia famiglie che imprese, senza un aumento dell’1,4 per cento da marzo 2016 a marzo 2017. La dinamica complessiva dei prestiti alle imprese non finanziarie segna un miglioramento dello 0,1% rispetto a fine febbraio 2016 (+0,9% a fine gennaio 2017), mentre quella per i prestiti alle famiglie segna un aumento del 2,2 per cento. L’Abi ritiene che il fenomeno positivo delle erogazioni alle imprese non finanziarie sia da attribuire anche alle “più favorevole condizioni di accesso al credito” che “continueranno a fornire un impulso positivo, seppure un lieve misura”.

I crediti deteriorati. Le sofferenze nette bancarie a fine febbraio hanno segnato quota 77 miliardi, il valore più basso da maggio 2014. A fine gennaio si erano attestate a 77,8 miliardi, un valore decisamente in contrazione rispetto al dato di fine anno, pari a 86,8 miliardi. Il trend è determinato sia dai processi di cessione delle sofferenze, sia dal minore afflusso di queste ultime nei bilanci bancari, a riconferma del processo di lieve ripresa che si registra nell’economia nazionale dallo scorso anno.

La raccolta. Confermando il trend dei mesi scorsi continua a crescere la raccolta su depositi, aumentata del 4,1% su base annua, con un incremento in valore assoluto di 56 miliardi. L’ammontare dei depositi a marzo 2017 ha raggiunto 1.385 miliardi. Le famiglie italiane continuano a prediligere la liquidità. Di pari passo si conferma la contrazione della raccolta attraverso obbligazioni bancarie, che su base annua ha subito una flessione del 12,3% con un calo in valore assoluto di 46 miliardi.


Autore: Laura Serafini
Fonte:

Il Sole 24 Ore

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