Dalla Redazione

NPL, anche il colosso Kkr punta su servicer Made in Italy e acquisisce la romana Sistemia

Continua il grande dinamismo nel settore dei servicer Made in Italy, con un’elevata attenzione da parte di fondi internazionali che puntano all’acquisizione di piattaforme di casa nostar per la gestione diretta dei crediti in sofferenza. Notizia di questi giorni è l’annuncio di un’acquisizione da parte di Kkr, colosso americano degli asset alternativi. Il fondo ha annunciato l’acquisizione di Sistemia, servicer romano fondato nel 2003 che gestisce crediti secured e unsecured in tutto il loro ciclo di vita. Con un network di 220 tecnici e 400 avvocati, la società conta oggi 4,6 miliardi di asset in gestione, di cui due terzi costituiti da posizioni unsecured. Sistemia rimarrà una piattaforma di servicing indipendente e aperta ad altri investitori, con il management team interamente confermato, composto dal presidente Guido Fienga, Paolo Sgritta managing director, Luca Polverino head of the credit department, Claudio Tiberi head of the real estate department e Alessandro Faustini quale head of business development.

Come ricostruito di recente da Pwc, i principali servicer indipendenti attivi in Italia nella gestione di non performing loan, su cui si sta giocando la partita del consolidamento del settore, sono una trentina. A fine giugno 2016 sfioravano i 190 miliardi di euro in gestione, di cui circa 158 miliardi gestiti nella veste di special servicer e poco più di 30 miliardi come master servicer.

Solo tre settimane fa un altro fondo americano, Varde Partners, ha siglato un accordo per rilevare per 47 milioni di euro il 33% della bresciana Guber, tra i principali servicer indipendenti specializzato nella gestione degli Npl, con circa 7,4 miliardi di euro di Npl in gestione.

Press Officer Credit Village Magazine, Antonella è specializzata su temi relativi alla debt collection, alla pubblica amministrazione ed al credit management