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NPL, Bankitalia chiede piani di riduzione alle piccole banche: strategie a breve e medio termine, ma maggiore flessibilità

Le Autorità di vigilanza sono ormai convinte che il generale miglioramento della situazione economica sarà accompagnato da una significativa riduzione degli NPL nei bilanci delle banche. E mentre si attende per domani il documento con cui la Banca Centrale Europea dovrebbe introdurre dal 2018 svalutazioni pro-rata annuali dei crediti deteriorati, Bankitalia pubblica le linee guida (in consultazione fino a fine ottobre) per la gestione degli NPL da parte degli istituti medio-piccoli, tra cui rientrano circa 320 banche di crediti cooperativo. Il documento chiede alle banche di adottare una strategia formalizzata per ottimizzare la gestione degli NPL, che preveda precisi piani operativi di breve (1 anno) e medio-termine (3/5 anni) con l’indicazione di tutte le azioni da adottare per la chiusura delle posizioni. Gli obiettivi dovranno essere indicati al lordo e al netto delle rettifiche di valore sia in termini assoluti che percentuali sul totale dei crediti aperti. 

Palazzo Koch non pensa ad una “riduzione indiscriminata e immediata” per gli istituti medio-piccoli, ma si aspetta che riescano ad abbattere significativamente il livello di NPL ancora in bilancio utilizzando con ampia flessibilità tutte le leve ritenute più funzionali per recuperare il necessario livello di qualità degli attivi, dalla gestione interna all’affidamento a intermediari specializzati, dalle ristrutturazioni alle acquisizioni di garanzie all’avvio di procedure legali o stragiudiziali. La cosa importante è che i piani di gestione degli NPL rientrino a tutti gli effetti nei processi strategici di gestione aziendale con il “pieno coinvolgimento” degli organi di supervisione strategica nel monitoraggio delle procedure di smaltimento. Infine, un’indicazione non marginale: gli istituti devono dotarsi di adeguati data base informatici per registrare tutti i dati sugli NPL al fine di migliorarne la valutazione da parte di investitori interessati all’acquisto.


Autore: Redazione Credit Village Magazine
Fonte:

Credit Village

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