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Bpm, trenta in gara per il portafoglio Npl

Il «Project Rainbow» del BancoBpm entra nel vivo. Sono attese per il 15 aprile le offerte per un portafoglio di Npl secured, ossia garantito da sottostante immobiliare, del gruppo guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Castagna. Sarà una gara in grado di attirare l’attenzione degli investitori, e non solo. Il ricco portafoglio di «non performing loan» ha come sottostante 3 categorie di attività: alberghi, immobili commerciali e sviluppi.
Si tratta in tutto di una trentina di posizioni, alcune relative a più asset real estate, per un valore complessivo di gross book value compreso tra 700 e 800 milioni di euro.
Il pacchetto comprende una componente alberghiera significativa: due degli hotel di Acqua Marcia in Sicilia, Villa Igea di Palermo e il Gran hotel Palme, e la Idea Hotels, una catena di alberghi che era stata apportata ad un fondo di Beni Stabili, oggi ormai in liquidazione. Tra gli asset anche alcuni immobili di Danilo Coppola, ma poco degni di rilievo.
Gli 800 milioni di Npl del BancoBpm sono entrati nel radar di una trentina di investitori. Entro il 15 di aprile di aprile, gli advisor del venditore (Kpmg e Banca Akros) devono scegliere chi ammettere alla fase due. Già si preannunciano offerte non vincolanti a prezzi elevati, anche per venire incontro alle importanti attese del BancoBpm: proposte che, tuttavia, dovranno poi essere confermate in fase di offerte vincolanti, al termine della due diligence.
Sarebbero stati almeno una trentina i soggetti invitati alla gara: ci sarebbero fra gli altri Bain Capital (con Etna Advisors), Blackstone, Cerberus, Fortress, Algebris, Pimco (con Gwm), Starwood Capital, Oaktree (con Prelios), Tpg (con First Atlantic), Davidson Kempner per citarne alcuni. Grande è il fermento tra gli advisors che hanno organizzato team separati per servire più di un cliente.
Tutti i servicer sono coinvolti per conto degli investitori, da Cerved a Prelios, molto attiva sul dossier, fino a Guber. Tra le banche d’affari che sono state coinvolte da alcuni investitori internazionali ci sarebbero in particolare Mediobanca, Vitale&Co Real Estate e Lazard.
Quella che si profila sarà un’operazione molto importante perché è il primo portafoglio integralmente secured con cessione integrale, senza operazioni ibride come lo sono state Sandokan o Fino di UniCredit.


Autore: Paola Dezza
Fonte:

Il Sole 24 Ore

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