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Rottamazione Equitalia, 2 contribuenti su 3 prediligono la rateazione lunga

Gli ultimi dati analizzati dall’agente pubblico di riscossione sulle modalità di pagamento scelte dai contribuenti in debito con fisco o Inps fanno emergere una peculiarità: 2 su 3 hanno optato per la rateazione lunga vuoi per convenienza o per semplicità di pagare a rate le cartelle da rottamare.

Si tratta di un bilancio al momento parziale, in quanto la società pubblica di riscossione (51% Entrate e 49% Inps) ha analizzato le domande pervenute dai contribuenti nel periodo novembre 2016-8 marzo 2017.  Si tratta già di ben 400 mila richieste di definizione agevolata, numero che stando all’ultimo aggiornamento è già arrivato a quota 450 mila e che certamente a seguito dell’Ok dato alla Camera all’emendamento per la proroga al 21 aprile porterà le richieste ad aumentare ancora, le stime ipotizzano che le richieste toccheranno addirittura quota 600 mila domande . Le adesioni alla definizione agevolata dei ruoli 2000-2016, fanno sapere, contano circa 7 mila istanze al giorno che si suddividono tra quelle presentate allo sportello, attraverso Pec, via email, e da alcuni giorni attraverso il nuovo servizio Equipro lanciato per i professionisti. La nuova piattaforma digitale di Equitalia conta già 6.260 accessi nell’area riservata del portale della società pubblica di riscossione, guidata da Ernesto Maria Ruffini.

Quale la modalità di rateazione preferita dai contribuenti?

Come si evince dalla tabella sottostante, fonte elaborazione su dati Equitalia, che mostra le domande suddivide per territorio aggiornate all’8 marzo scorso, la modalità di rateazione prediletta dai contribuenti in sede di richiesta definizione agevolata è quella lunga. La scelta di chiedere i cinque pagamenti è quella, infatti, scelta dalla maggior parte dei contribuenti al fine di ammortizzare nel massimo arco temporale consentito il piano di rientro.

NUMERI SUL TERRITORIO

L’andamento delle richieste di rottamazione e il numero di rate scelte

   

Rate scelte (in % su totale domande)

Regione

Domande rottamazione (*)

Una

Due

Tre

Quattro

Cinque

Lazio

63.920

24

2

2

1

71

Lombardia

59.917

28,9

1,6

2,2

1,9

65,4

Campania

42.515

19,2

1,4

2

1,4

76

Toscana

33.941

27

1,8

2,6

1,6

67

Puglia

31.453

26,1

1,5

2,4

1,7

68,3

Veneto

27.479

31,4

1,9

2,6

1,8

62,3

Emilia Romagna

27.302

29,5

1,7

2,1

1,4

65,3

Piemonte e Valle d’Aosta

22.959

28,5

1,5

1,9

2,2

65,9

Calabria

19.072

20,2

1,3

2,2

1,2

75,1

Sardegna

15.413

27,8

1,7

2,8

1,8

65,9

Liguria

11.414

30,6

1,5

2,3

1,5

64,1

Abruzzo

10.150

28,5

1,5

1,9

1,3

66,8

Umbria

8.470

30,5

1,4

2,1

0,8

65,2

Marche

8.086

31,8

1,6

2,8

1,2

62,6

Friuli Venezia Giulia

6.753

37

1,5

2,2

1,6

57,7

Basilicata

6.566

18,7

1,3

2

1,3

76,7

Trentino Alto Adige

4.074

33,3

1,5

1,9

1,1

62,2

Molise

2.727

21,1

1,1

2,2

0,8

74,8

Totale Italia (**)

402.211

26,6

1,6

2,2

1,6

68

(*) i dati sono aggiornati allo scorso 8 marzo; (**) Equitalia non svolge attività di riscossione in Sicilia

Fonte: elaborazione su dati Equitalia

 

Il 68%, poco più di due su tre contribuenti, ha come indicazione il pagamento del debito in 5 rate, mentre il 26,6% in una sola. Il totale comprende tutte le regioni esclusa la Sicilia, in quanto Equitalia lì non svolge attività di riscossione. Il resto dei contribuenti ha optato per le 3 rate, 2,2% del totale ultima riga in tabella, mentre per la scelta delle quattro e delle due rate si registra all’incirca la stessa percentuale (1,6%). I cinque pagamenti vanno per la maggiore in Campania dove l’opzione per il massimo delle rate possibili è stato scelto da quasi il 76% dei 42.515 contribuenti che hanno inviato la domanda di adesione.

Il Governo ha assicurato l’appoggio all’emendamento al Dl terremoto passato nella notte tra giovedì e venerdì, ora sta all’aula di Montecitorio e poi in seconda lettura al Senato licenziare la norma di proroga entro il 31 marzo e farla entrare in vigore  Cresce comunque l’ottimismo a riguardo, visto che lo Stato conta di recuperare da tale manovra oltre 4 miliardi di euro in 2 anni.


Autore: Erica Venditti
Fonte:

Credit Village

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