Dalla Redazione

Equitalia Rottamazione cartelle, inammissibile emendamento su proroga al 21 aprile

La proroga relativa alla rottamazione delle cartelle Equitalia tanto attesa dai contribuenti, inclusa nel decreto Sisma, è stato dichiarato purtroppo inammissibile.  L’idea di far slittare la scadenza attraverso un emendamento al decreto Terremoto presentato dal deputato Pd Federico Ginato non è stata accolta di buon grado dalla commissione Ambiente della Camera che lo ha ritenuto non attinente alla materia del provvedimento. La proposta se accolta avrebbe consentito lo slittamento di tre settimane del termine per presentare la domanda di definizione agevolata e di 15 giorni quello entro cui Equitalia e gli altri enti della riscossione avrebbero dovuto rispondere ai contribuenti indicando il nuovo importo da pagare, sottratto da sanzioni e interessi di mora. Secondo fonti del Ministero dell’Economia, la proroga farebbe così slittare tutti i termini e le scadenze:

  • al 21 aprile 2017  la scadenza per aderire alla rottamazione;
  • al 15 giugno 2017 il termine per le risposte del concessionario della riscossione (attualmente è 31 maggio 2017)

Fino ad oggi però la proroga non è stata ancora concessa, quindi attualmente le scadenze restano quelle attuali, ossia il termine ultimo per l’adesione alla definizione agevolata delle cartelle Equitalia, è fissato e resta il 31 marzo 2017.  Le scadenze delle rate saranno così suddivise:

  • tre rate, di pari importo,  nel 2017 nei mesi di luglio, settembre e novembre;
  • e due sempre di pari importo nel 2018, nei mesi di aprile e settembre.

Rottamazione Equitalia, la proroga ci sarà ma con un decreto ad hoc

 

Per prorogare dal 31 marzo al 21 aprile il termine ultimo entro cui può essere presentata la domanda di rottamazione delle cartelle fiscali occorrerà, fanno sapere, un decreto ad hoc. Così il Governo che punta ad incrementare gli introiti attesi dalla rottamazione, confermati dal numero esponenziale di richieste giunte fino ad ora, dovrà intervenire con un decreto legge. Fonti del Tesoro hanno fatto sapere che sarà varato nei prossimi giorni.

Probabile che tenga per intero l’emendamento Ginato, la proposta di modifica precisava anche che “non sono dovute le sanzioni irrogate per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi anche nel caso in cui il debitore sia lo stesso ente previdenziale“. In sostanza si consentiva la rottamazione dei contributi non versati, anche quando chi deve regolarizzare la sua posizione sia lo stesso ente previdenziale.

Nominato nuovo ad dell’ente di riscossione

E’ stato pubblicato, intanto, in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che nomina l’ad dell’ente di riscossione Ernesto Maria Ruffini commissariostraordinario “per gli adempimenti propedeutici all’istituzione dell’Agenzia delle entrate-Riscossione fino al 30 giugno 2017?.

 

 

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