Credito e consumatori

Prestiti a famiglie in calo, al minimo tassi mutui

I prestiti bancari ad ottobre presentano ancora un andamento negativo, seppur in miglioramento rispetto a settembre, quelli alle famiglie, ad esempio, si evince dal rapporto pubblicato dall’ABI, sono scesi allo 0.3% rispetto al – 0.4% di settembre. Arrivano segnali anche abbastanza positivi dal Bollettino mensile dell’ABI che segnala come ad ottobre 2016 “ l’ammontare dei prestiti erogati dalle banche operanti in Italia (1.804,3 miliardi) è nettamente superiore all’ammontare complessivo della raccolta (1.661,7 miliardi)”. Accelera la contrazione della raccolta, mentre frena la corsa delle sofferenze nette. Nel frattempo, segnala il Bollettino, resta al minimo storico il tasso dei mutui. Vediamo i dettagli emersi dall’ultima rilevazione:

  • Il tasso medio sui mutui resta ad ottobre al minimo storico pari a 2,02%, lo stesso valore del mese precedente (5,72% a fine 2007): “sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso”, spiega l’Abi. Il tasso medio sui finanziamenti alle imprese è sceso ancora all’1,45% dall’1,50%. . In particolare, i mutui alle famiglie hanno segnato un aumento del 2,1%, mentre il totale dei prestiti all’economia mostra un bilancio ancora negativo (-0,14%) anche se meno accentuato rispetto a mese di settembre (-0,58%).
  • Le sofferenze nette a fine settembre 2016 si collocano a 85,1 miliardi di euro, un valore più basso rispetto agli 85,4 di agosto, proseguendo quindi la riduzione delle sofferenze nette che erano pari a 89 miliardi a dicembre 2015. Il rapporto con i prestiti totali è stato del 4,79% dal 4,81% precedente.
  • Raccolta: Stando ai dati di fine ottobre 2016 i depositi sono aumentati di oltre 32 mld di euro rispetto a un anno prima, facendo registrare una variazione pari a +2,5% su base annuale. Mentre si conferma la diminuzione della raccolta, -16.4%, a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, per quasi 63,5 miliardi di euro in valore assoluto negli ultimi 12 mesi. La dinamica della raccolta complessiva ha registrato nel mese di 2016 una variazione su base annuale dell’ -1,8%, rispetto all’ -1,5% del mese precedente. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è cresciuta da 1.513 a 1.662 miliardi di euro, segnando un aumento, calcolato in valore assoluto che supera i 149 miliardi.

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