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Debutta il domicilio digitale: di cosa si tratta e quali i vantaggi per i cittadini?

Le comunicazioni con la pubblica amministrazione diventano più semplici: debutta il domicilio digitale come mezzo di comunicazione tra cittadini ed enti. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 214 del 13 settembre 2016, il decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179 recante Modifiche ed integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, entra infatti in vigore oggi, 14 settembre 2016. Entro il 14 gennaio 2017 sarà emanato il decreto ministeriale di coordinamento con le attuali regole tecniche.

Cosa cambia e quali i vantaggi per i cittadini?

I cittadini potranno indicare la propria casella al comune di residenza.  Il domicilio digitale, insieme all’identità digitale e all’anagrafe unica, rappresentano i tasselli fondamentali della cittadinanza digitale ovvero l’evoluzione dei diritti e dei doveri del cittadini ai tempi delle nuove tecnologie. L’accesso al servizio verrà garantito attraverso il pin unico (il sistema Spid), in collegamento con l’Anagrafe nazionale della popolazione residente.  Ai servizi pubblici sarà possibile accedere con un unico nome utente e un’unica password. Attraverso queste credenziali sarà addirittura possibile, con un click, prenotare visite mediche, pagare tributi, iscrivere i propri figli a scuola, col vantaggio aggiuntivo di non dover memorizzare e conservare decine di password. Gli uffici delle pubbliche amministrazioni saranno dunque da oggi tenuti ad accettare pagamenti attraverso i sistemi elettronici, inclusi gli strumenti di micro pagamento e il credito telefonico. Tutti gli enti che non si adegueranno a quella che è già stata definita per sua natura una ‘rivoluzione digitale’ rischieranno di subire azioni collettive, vere e proprie class action, da parte dei cittadini. Le azioni collettive potranno essere intraprese anche nel caso i servizi venissero si erogati online ma con standard inferiori a quelli previsti dalla legge.

 

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