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Bankitalia, a maggio sofferenze nette a 85 mld

Nel mese di maggio sono tornati a crescere i crediti alle imprese, ma sono anche aumentati i valori dei prestiti in sofferenza, che a 199,99 miliardi di euro (198,3 miliardi in aprile) si sono riavvicinati al record di gennaio a 202 miliardi, riportando un tasso di crescita sui 12 mesi, tenendo conto delle discontinuità statistiche ma senza correggere per le cartolarizzazioni e altre cessioni, del 3,2% (3,5% a aprile).

Le sofferenze nette sono ammontate a 84,94 miliardi (83,9 miliardi a fine aprile). Questo il quadro, tra luci e ombre, dipinto dalla Banca d’Italia nel supplemento al bollettino statistico “Moneta e banche”.

Nel dettaglio delle erogazioni di credito, a maggio i prestiti alle imprese hanno visto un aumento sui 12 mesi dello 0,3% dopo i cali di aprile (-0,6%) e a marzo, con il segno più che torna quindi sugli stessi livelli di febbraio. I prestiti alle famiglie, invece, hanno continuato ad accelerare: a maggio il tasso di crescita sui dodici mesi è dell’1,5% (1,2% in aprile) confermando l’inversione di rotta che registrata per il dodicesimo mese consecutivo.

In generale i prestiti al settore privato, che includono anche assicurazioni e fondi pensione, sono cresciuti a maggio sui 12 mesi dello 0,8% (0,4% ad aprile).

In contrazione i tassi d’interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, che sono stati pari al 2,61% (2,66 nel mese precedente), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo si sono attestati all’8,32% (8,35 nel mese precedente). Andamento analogo anche per i tassi d’sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro, risultati pari al 2,53% (2,57 nel mese precedente), mentre quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,22% (1,46% ad aprile). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,46% (0,47% a aprile).

Sul versante dei depositi, quelli del settore privato hanno registrato un’espansione del 3,2% (5,4% in aprile), con una raccolta obbligazionaria che è diminuita del 14,8% su base annua (-15% nel mese precedente).

 


Autore: Elena Filippi
Fonte:

Milano Finanza

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