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Bundesbank plaude il Fondo Atlante, ma ricorda il ruolo centrale della Bce

Andreas Dombret, consigliere della Bundesbank, banca centrale tedesca, usa una metafora molto mirata per parlare la Bce: “Esistono molte banche-zombie-dice- che sono tenute in vita per motivi politici” il ruolo della Banca centrale Europea, precisa, dovrebbe essere quello di intervenire, grazie ai suoi poteri, per ristrutturare quelle ‘banche-zombie’ che hanno in bilancio troppi crediti deteriorati ,ma che continuano ad essere mantenute in vita. Inoltre nel corso di  una conferenza stampa, Dombret  precisa che l’Italia, a suo avviso, è un Paese con elevati crediti in sofferenza. Ma non l’unico. Per Dombret, interpellato sulla possibile efficacia del Fondo Atlante, l’iniziativa è assolutamente apprezzabile: “ L’Italia, dice, può trarre benefici da questa decisione, perché il Paese ha bisogno di un mercato secondario dei crediti deteriorati” . Ha poi aggiunto: “Se l’Autorità di vigilanza approva questo meccanismo varato in Italia, ho tutta la fiducia di questo mondo nel pensare che si tratti di un meccanismo buono e creato a prezzi di mercato”.  Dombret  da un lato applaude, dunque,  al fondo Atlante perché dovrebbe rafforzare le banche italiane più deboli e far decollare un mercato dei crediti in sofferenza; dall’altro però chiede che la Bce usi i suoi poteri di intervento anticipato sulle banche più a rischio in Europa.

Che il tema delle sofferenza debba essere affrontato con decisione lo ritiene anche Visco, ribadendo che le sofferenze sono 200 miliardi di euro, di cui 80 miliardi di netto. Il totale dei crediti deteriorati, di cui le sofferenze fanno parte, è di 350 miliardi di euro. Atlante è una soluzione privata: “stanno cercando di determinare le regole, e comunicano con noi” mette in evidenza Visco, secondo il quale, come ha detto anche il presidente della Bce, Mario Draghi , serve un “approccio organico, in cui si vede anche il ruolo pubblico. Sarebbe grave se il governo e la vigilanza mettessero solo la firma” aggiunge. Atlante è una risposta alle “turbolenze del mercato”: la questione fondamentale del fondo così come degli interventi privati in generale “è legata a due aspetti. Il primo è la capacità di questi interventi privati di portare fuori dalle banche un ammontare consistente di crediti deteriorati. Il secondo è l’impatto che questo può avere su banche che devono essere ristrutturare”.

A promuovere, in generale, gli sforzi dell’Italia per ripulire i bilanci delle banche si aggiunge anche il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schauble, definendoli “seri”. Nella conferenza stampa congiunta con il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, Schauble afferma: “L’Italia sta facendo molto bene”, con sforzi seri sulle riforme strutturali”.


Autore: Erica Venditti
Fonte:

Credit Village

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