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Risparmio, nel 2015 mattone in ripresa

Nel 2015 si registra una riscossa del mattone, poiché l’immobiliare torna di nuovo a essere l’investimento ideale degli italiani, soprattutto nel Centro e nel Sud. L’indagine Acri-Ipsos rileva che nel 2006 la percentuale di coloro che vedevano nel mattone l’investimento ideale era il 70%, scesa progressivamente fino al 24% del 2014; nel 2015 essa risale di ben 5 punti percentuali, raggiungendo il valore del 29%. 
Rimangono in maggioranza relativa (il 35%) coloro che reputano questo il momento di investire negli strumenti ritenuti più sicuri (risparmio postale, obbligazioni e titoli di Stato) e si trovano prevalentemente nel Nord Italia. Il numero complessivo degli amanti dei prodotti più a rischio cresce anch’esso, attestandosi al 9%. Perde ben 5 punti percentuali il gruppo di coloro che ritengono sbagliato investire in una qualsiasi forma (il 32% nel 2013 e nel 2014, il 27% nel 2015). 
La preferenza degli italiani per la liquidità è stabilmente elevata: riguarda 2 italiani su 3; inoltre chi investe lo fa solo con una parte minoritaria dei propri risparmi. Uno scenario meno negativo incrementa la volontà di investire – in tutto o in parte – i propri denari: i potenziali investitori salgono dal 30% al 34%.
Rispetto al 2014 si riduce di un punto la quota di italiani possessori di certificati di deposito e di obbligazioni (9%), di titoli di stato (7%) e di fondi comuni di investimento (13%); si riducono di 2 punti i possessori di azioni (6%), mentre cresce di 1 punto la quota di coloro che dichiarano di aver sottoscritto assicurazioni sulla vita/fondi pensione (dal 24% al 25%), salgono lievemente i possessori di libretti di risparmio (dal 22% al 23%).


Fonte:

Italia Oggi

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