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Bankitalia: più raccolta a settembre, rallentano le sofferenze

A settembre più raccolta bancaria e prestiti alle famiglie, mentre rallentano le sofferenze degli istituti di credito italiani. Secondo la rilevazione di Bankitalia a settembre i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua dello 0,5%, come nel mese precedente. I prestiti alle famiglie sono, invece, cresciuti dello 0,4% sui dodici mesi (0,3% ad agosto), mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, dello 0,9% (-0,8% ad agosto).

Merito del continuo calo dei tassi di interesse sui prestiti. I tassi d’interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,92% (3,04% nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,23% (8,24% nel mese precedente).

I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,82% (2,99% nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,26% (1,35% ad agosto). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,56%, come nel mese precedente.

Inoltre a settembre il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 3,4% (2,8% ad agosto). In particolare, la raccolta obbligazionaria, incluse le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 17,9% su base annua (-17,6 %nel mese precedente).

E’ poi rallentata ancora la crescita delle sofferenze bancarie. A settembre il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze, senza correzione per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche, è risultato pari al 13,5% dal 14,2% ad agosto. Secondo i dati di Bankitalia il controvalore dei crediti inesigibili è salito a 200,41 miliardi di euro dai 198,453 miliardi del mese precedente.

Infine, a settembre è sceso il controvalore del portafoglio di titoli di Stato nazionali detenuti dalle banche operanti in Italia. Secondo il supplemento al bollettino statistico “Moneta e banche” a cura di Via Nazionale, infatti, gli istituti di credito con base in Italia detenevano a fine settembre titoli di Stato nazionali per un controvalore di 400,796 miliardi euro da 403,906 miliardi a fine agosto.

“I dati Istat sulla produzione industriale che segnalano una crescita dello 0,2% a settembre sul mese precedente e dell’1,7% sull’analogo periodo del 2014, confermano che la nostra economia è ripartita”, ha commentato Alessia Rotta, componente della segreteria del Pd, aggiungendo che “le stesse rilevazioni di Bankitalia, che segnalano una crescita dei prestiti alle famiglie, sono l’ulteriore conferma delle dinamiche positive innescate dall’efficacia delle riforme messe in campo dal governo. Con la legge di stabilità rafforziamo la riduzione delle tasse, combattiamo con misure concrete la povertà e sosteniamo la produzione per rendere ancora più forte la ripresa e per valorizzare le potenzialità del nostro Paese dopo anni di colpevoli fallimenti delle destre”, ha concluso Rotta.


Autore: Francesca Gerosa
Fonte:

Milano Finanza

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