Scelti per voi

Chi è iscritto al Registro dei Protesti può ottenere un nuovo finanziamento?

Per prima cosa è bene comprendere chi sono i protestati e da cosa differiscono rispetto ai cattivi pagatori:  i primi sono quei soggetti che non solo non hanno saldato le rate di un finanziamento in tempi ragionevoli, ma che non hanno provveduto a farlo nemmeno dopo che la Banca ha inviato loro segnalazioni di sollecito di mancato pagamento.

I cattivi pagatori, invece, sono coloro che vengono segnalati al Crif in quanto hanno accumulato semplici ritardi, se si tratta del primo ritardo di un finanziamento la segnalazione giungerà solo al mancato pagamento della rate per due mesi consecutivi. Sarà cura del Crif inviare al soggetto una comunicazione in cui si avverte l’interessato che se la rata non verrà pagata in tempi brevi si procederà alla segnalazione pubblica sul SIC. I cattivi pagatori si trovano comunque in una situazione che viene considerata meno grave e dunque non avranno le stesse difficoltà dei protestati nell’accedere ad un nuovo credito.

I protestati dove vengono iscritti e quanto incide questa segnalazione nell’ottenimento di un nuovo finanziamento?

I protestati vengono iscritti nel Registro Informatico dei Protesti della Camera di Commercio e vi restano per ben 5 anni, finché sono presenti su tale black list difficilmente riusciranno ad ottenere facilmente un nuovo credito.

 Ma il debitore che entro 12 mesi dalla levata del protesto per cambiale o vaglia cambiario abbia pagato quanto dovuto, può chiedere la cancellazione del protesto stesso dal Registro Informatico, inoltrando su apposito modulo formale istanza alla Camera di commercio, corredata dal titolo quietanzato e dall’atto di protesto o dalla dichiarazione di rifiuto di pagamento, tutti in originale.
Il debitore che non è in grado di reperire il portatore del titolo può produrre, al fine di ottenere la cancellazione del protesto, al posto del titolo quietanzato, un certificato di un’azienda di credito attestante il deposito dell’importo del titolo vincolato al portatore. Sull’istanza decide con determinazione il responsabile dirigente dell’Ufficio Protesti.

Cosa deve fare un protestato per ricevere un nuovo finanziamento?

Saldare il debito il prima possibile per ottenere la cancellazione dal Registro é ovviamente la scelta migliore se si intende richiedere un nuovo prestito, anche perché ogni Banca prima di decidere se erogare o meno un nuovo finanziamento, si informerà sul profilo creditizio del richiedente al fine di comprendere se e a quale rischio di insolvenza si espone. Difficilmente infatti un istituto di credito deciderà di concedere un nuovo finanziamento a chi si è dimostrato poco affidabile nei precedenti pagamenti.

Le banche non sono tenute in alcun modo a concedere prestiti ai protestati visto che si espongono dal principio ad un rischio maggiore di non vedersi restituire il finanziamento, è infatti possibile che i prestiti ai protestai si traducano poi in sofferenze bancarie, per questa ragione non stupisce la prudenza degli istituti.

Detto ciò, esistono però delle formule che potrebbero dare qualche chance in più di successo ad un soggetto protestato, tra queste:

  • La cessione del quinto, formula che prevede che il rimborso delle rate avvenga direttamente tramite trattenuta in busta paga o sulla pensione. Questa soluzione riduce al minimo il rischio di insolvenza, e permette quindi alle banche di considerare il potenziale debitore come un normale lavoratore, e non come un soggetto protestato.
  • In alternativa, alcune banche possono concedere prestiti ai protestati chiedendo loro  ulteriori garanzie, come ad esempio delle proprietà personali o la presenza di un garante che intervenga in caso di mancato pagamento.

La via del credito è dunque ancora possibile anche per i soggetti protestati? In qualche modo sembrerebbe aprirsi anche per loro una seconda chance.


Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village

Credit Village è oggi il punto di incontro e riferimento - attraverso le sue tre aree, web, editoria, eventi - di professionisti, manager, imprenditori e operatori della gestione del credito. Nasce nel 2002 con l’intento di diffondere anche in Italia, così come avveniva nel mondo anglosassone, la cultura del Credit e Collection Management.