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Fondo di garanzia per la prima casa: a febbraio boom di richieste nuovi mutui

Le famiglie italiane grazie anche ai bassi tassi di interesse e in risposta al piano di stimolo della BCE tornano a chiedere i mutui, gli ultimi dati ufficiali lo confermano:

  • Secondo i dati forniti da ABI nel 2014 l’erogazione di nuovi mutui rispetto al 2013 sono aumentate del 32,5%, con un ammontare complessivo di 25,3 mld di euro. Tra gli istituti di credito ve ne sono ben 109 che hanno aderito all’accordo sul Fondo di garanzia e che sono dunque iscritti nella lista dei soggetti erogatori, Ma la lista è in costante aggiornamento e può essere sul sito www.consap.it
  • Secondo i dati del barometro Crif le richieste di mutui a febbraio sono aumentate del 38,7%, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, facendo così registrare l’incremento più consistente dal 2008 ad oggi.

Che caratteristiche hanno le domande pervenute?

Sebbene il barometro Crif segnali da oltre un anno e mezzo un trend positivo relativo al numero di finanziamenti richiesti per l’acquisto della casa, permane però una certa cautela sull’importo medio richiesto che si attesta sui 124 mila euro in linea con il dato di febbraio 2014, ma decisamente lontano dai 140 mila euro richiesti mediamente dalle famiglie nel 2010.

Osservando infatti la distribuzione delle domande di mutui per classi di importo si conferma la preferenza degli italiani per quella compresa tra 100 e 150 mila euro, segue a ruota quella inferiore ai 75 mila euro.

Certamente nella dinamica positiva che visto un rialzo consistente nel numero di richieste mutui ha pesato il Fondo di Garanzia, un’agevolazione istituita nel 2011, ma i cui criteri sono stati modificati dal Governo nell’ultima legge di Stabilità, con l’obiettivo di ottenere in modo più facilmente un finanziamento.

Complessivamente sono stati messi in campo 650 milioni fino al 2016, lo scopo primario che sta alla base del fondo è quella di garantire agli istituti di credito la possibilità di accedere in modo facile al fondo qualora un cliente, per diversi motivi, si dovesse trovare in difficoltà e quindi non fosse più in grado, per un ceto lasso di tempo, di pagare regolarmente ogni mese le rate del mutuo. Esempi di misure di sostegno sono ad esempio: la sospensione del pagamento delle rate per un massimo di dodici mesi che può subentrare quando si perde il lavoro o quando nasce o si adotta un figlio.  

 A differenza del passato, la possibilità di chiedere un mutuo coperto dal Fondo di Garanzia è ora aperta a tutti, basta che l’immobile da acquistare rispetti i paletti previsti dal regolamento, ma ovviamente in caso di eccessive richieste, restano delle categorie che avranno una priorità, come : le giovani coppie coniugate con o senza figli, ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi, ai conduttori di case popolari e anche ai giovani di età inferiore a 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico. Inoltre Solo per le categorie considerate prioritarie, il tasso effettivo globale (Teg) non può essere superiore al tasso effettivo globale medio (Tegm) pubblicato trimestralmente dal Tesoro. Per tutti gli altri, il tasso e le condizioni vanno negoziate con le banche.

L’infografica tratta da la Stampa.it che riportiamo fedelmente (vedi ALLEGATO 1) ben elenca in sintesi le peculiarità del Fondo dandone indicazioni precise su come funziona, chi può accedervi, quali famiglie hanno la priorità e come è possibile fare domanda.

Come presentare la domanda?

Per poter accedere ai finanziamenti è necessario recarsi presso le filiali delle banche che hanno aderito e compilare il modello di domanda che verrà poi debitamente inoltrato per via telematica dalla banca.  Per conoscere quali  banche  hanno aderito al Fondo, è sufficiente consultare la lista sui siti di Consap, fornita sopra, Tesoro e Abi. Gli istituti di credito sono tenuti ad assicurare l’operatività dell’iniziativa entro 30 giorni dalla trasmissione del modulo al gestore Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) che avrà il compito di gestire le pratiche.

Va precisato inoltre, che chi richiede il mutuo non deve risultare proprietario di altri immobili a uso abitativo, a eccezione di quelli acquisiti per successione a causa di morte, anche in comunione con altro successore, e che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.


Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village

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