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Visco: il credito all’economia continua a contrarsi

“Grazie all’insieme delle misure, nazionali ed europee, le tensioni finanziarie nell’area si sono gradualmente smorzate, anche se la segmentazione dei mercati finanziari lungo linee nazionali, pur attenuatasi, è ancora presente: il credito all’economia continua a contrarsi in più paesi, tra cui l’Italia; la dispersione delle condizioni di costo è ancora significativa”.


Lo ha detto il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, alla Conferenza interparlamentare sul fiscal compact in corso a Montecitorio, spiegando che “l’azione di politica monetaria, la definizione dell’Unione bancaria, il tornare a discutere di quella di bilancio, a progettare, in prospettiva, un’unione politica hanno contribuito ad avviare il ripristino durevole della stabilità finanziaria dell’area dell’euro e più favorevoli condizioni di finanziamento nei paesi esposti alle tensioni”.
“In una prospettiva di medio termine, tuttavia, è importante che il finanziamento delle imprese provenga in misura crescente dai mercati dei capitali, così da rendere il sistema produttivo meno dipendente dal credito bancario. È un’esigenza che riguarda l’area dell’euro nel suo insieme e alcuni paesi, tra cui il nostro, in modo particolarmente pressante. La risposta a tale esigenza”, ha proseguito, “non potrà prescindere dalle caratteristiche del tessuto produttivo di ciascuna economia, con riguardo soprattutto all’importanza relativa di imprese di media e piccola dimensione, che trovano con maggiore difficoltà canali di accesso al mercato. Le banche possono favorire il ricorso delle imprese al mercato avvalendosi dei vantaggi nella valutazione del merito di credito derivanti dalle relazioni di lungo periodo che con esse intrattengono”, ha sottolineato Visco.


Banche pronte a eventuali necessità di rafforzamento risultanti dagli stress test. “In Italia numerosi intermediari hanno operato in bilancio ingenti svalutazioni delle poste dell’attivo (per oltre 30 miliardi nel solo 2013, per quasi 130 mld dal 2008), accrescendo la trasparenza dei bilanci. Sono state realizzate operazioni di rafforzamento patrimoniale per quasi 40 miliardi, di cui oltre 10 nel corso del 2014. Grazie a questi interventi le banche potranno far meglio fronte alle eventuali necessità di rafforzamento risultanti dall’esercizio” degli stress test. Lo ha detto il Governatore di Bankitalia, spiegando che “l’esercizio di valutazione approfondita delle maggiori banche dell’area dell’euro (comprehensive assessment), propedeutico all’avvio della vigilanza unica e ormai quasi ultimato, fornirà un contributo fondamentale a ristabilire la fiducia nel sistema bancario europeo e nella sua capacità di sostenere pienamente la ripresa economica”. “I risultati dell’esercizio, condotto dalla Bce e dalle autorità di supervisione nazionali, saranno resi noti nella seconda metà di ottobre”, ha ricordato il Governatore, aggiungendo che “i fabbisogni di capitale risultanti dall’esercizio di valutazione dovranno essere soddisfatti in primo luogo attraverso il ricorso a risorse di natura privata”.


Le misure eccezionali della Bce hanno evitato un collasso. “Le misure eccezionali” adottate a più riprese dalla Banca centrale europea “hanno sostenuto la liquidità dei mercati ed evitato un collasso del sistema del credito, a fronte di severi malfunzionamenti e distorsioni che hanno caratterizzato i mercati finanziari e bancari; hanno disperso i timori di una dissoluzione dell’Unione monetaria”, ha detto Visco. In merito alla prima asta della Bce di Tltro, che secondo alcuni non è stata un successo, Visco ha affermato che “bisogna guardare con attenzione alla domanda” delle banche, “io sono molto fiducioso” sull’efficacia dei finanziamenti Tltro.  


Fonte:

Italia Oggi

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