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Unicredit Leasing, cartolarizzazione da 1,3 mld

Unicredit Leasing ha portato a termine un’operazione di cartolarizzazione di crediti originati da contratti di leasing per un importo complessivo di circa 1,3 miliardi di euro, le cui risorse saranno utilizzate per erogare ulteriori finanziamenti alle pmi italiane a condizioni agevolate.

Quella di oggi rappresenta la prima operazione pubblica sul mercato italiano delle asset backed security (abs) da inizio crisi, mentre è la tredicesima messa a punto dalla controllata di Unicredit (incluse quelle effettuate da Fineco Leasing) nonché  la nona riguardante tale classe di asset collocata presso investitori istituzionali.

Nel dettaglio, l‘operazione riguarda crediti così detti performing, cioè in bonis, originati da canoni di leasing ceduti alla società veicolo Locat Sv e vede il coinvolgimento di Bei, Kfw e Société Genérale in qualità di investitori e del Fondo europeo degli investimenti come garante della Classe A1 senior acquistata da Kfw. La strutturazione dell’operazione è stata invece curata da Unicredit Bank Ag, in qualità di sole arranger, e da Clifford Chance nella veste di advisor legale.

Per il gruppo guidato da Federico Ghizzoni quella di oggi è anche un’opportunità di raccolta di fondi a buon mercato, e di diversificazione delle fonti di finanziamento e della base degli investitori. A Piazza Affari il titolo Unicredit perde l’1,35% a 6,205 euro. Secondo le ultime indiscrezioni, la banca potrebbe decidere tra oggi e mercoledì (prima del comitato strategico del 18 settembre e del cda del 23 settembre) se avviare la trattativa in esclusiva per la cessione di Pioneer con Cvc o con Advent.

Per gli esperti, a fare la differenza non saranno solo i soldi ma anche i piani industriali presentati dai fondi di private equity: Advent punterebbe infatti a sviluppare Pioneer negli Stati Uniti, mentre Cvc guarderebbe non solo all’America ma anche all’Asia.


Autore: Serena Berici
Fonte:

Milano Finanza

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