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Bankitalia, a maggio meno sofferenze e più raccolta

Rallenta a maggio il tasso di crescita delle sofferenze bancarie, mentre aumenta la raccolta. E’ quanto è emerso dalle rilevazioni di Bankitalia sulle principali voci dei bilanci bancari, che hanno evidenziato a maggio un tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze (senza correzione per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche) pari al 21,7%, in calo rispetto al 22,3% di aprile.

Quanto alla raccolta, a maggio le banche hanno raccolto più soldi di quanti ne abbiano prestati a famiglie e imprese. Infatti, il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 2,7%, in aumento dal +1,4% di aprile, ma in calo dal +7,1% di maggio 2013. La raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 10,8% sui dodici mesi (-9,6% ad aprile e -3,4% a maggio 2013).

Tuttavia, gli istituti di credito continuano a tenere stretti i cordoni della borsa dei prestiti a imprese e famiglie e a maggio i prestiti sono scesi del 3,2% su base annua (-3,1% ad aprile e -2,4% a maggio 2013). I prestiti alle famiglie sono scesi dell’1% e quelli alle società non finanziarie del 4,7% dal -4,4% di aprile (-3,6% rispetto a maggio 2013). In compenso, quando le banche hanno concesso finanziamenti lo hanno fatto a interessi aumentati.

Sempre a maggio, infatti, i tassi di interesse sui finanziamenti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni saliti al 3,65% contro il 3,63% del mese precedente, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo si sono attestati al 9,35% (9,37% ad aprile). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro, invece, sono risultati pari al 4,18%, in calo dal 4,27% di aprile, e quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,58% dal precedente 2,66%. Infine, i tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,87%, in lieve calo dallo 0,89% del mese prima.


Autore: Serena Berici
Fonte:

Milano Finanza

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