Scelti per voi

Debiti p.a., 3 mld per gli enti locali

Conto alla rovescia per il pagamento dei debiti degli enti locali. Gli uffici di comuni e province avranno poco più di un mese di tempo (la scadenza è il 15 settembre) per presentare le domande di anticipazione di liquidità alla Cassa depositi e prestiti. Risorse che serviranno a estinguere i debiti certi, liquidi ed esigibili maturati al 31 dicembre 2013. Ma anche a saldare i debiti per i quali, entro la stessa data, sia stata emessa fattura.

Le anticipazioni serviranno anche a coprire i debiti fuori bilancio, compresi quelli contenuti nei piani di riequilibrio finanziario pluriennale degli enti in dissesto. In ballo, per le amministrazioni locali ci sono 3 miliardi di euro stanziati dal decreto ministeriale del 15 luglio scorso in attuazione dell’art. 32 del dl Irpef (n. 66/2014). Per dare il via all’operazione mancava solo un ultimo tassello: la registrazione alla Corte dei conti del decreto del direttore generale del Tesoro, che ha approvato il Terzo atto aggiuntivo all’Addendum alla Convenzione Mef/Cassa depositi e prestiti, che, a sua volta, fissa i criteri e le modalità di accesso ai fondi da parte degli enti. Il visto di conformità della magistratura contabile è arrivato l’11 agosto e ora la macchina organizzativa può finalmente partire.


In attuazione del Terzo atto aggiuntivo all’Addendum, sarà la Cassa depositi e prestiti a ricevere le domande e a verificarne la completezza, in nome e per conto del Mef. Non solo. La Cdp dovrà trasmettere al Mef l’elenco delle istanze accolte e rigettate e determinare l’importo delle anticipazioni spettanti a ciascun ente. La ripartizione delle somme sarà effettuate in modo proporzionale tra gli enti che hanno inoltrato domande complete. La dead line per la concessione delle anticipazioni è il 30 settembre 2014. La documentazione per accedere al beneficio e i relativi allegati (domanda di anticipazione, schema di contratto tipo di anticipazione e schema certificazione pagamento debiti) sono pubblicati sul sito web debitipa.mef.gov.it alla voce «atti e documentazione». Le domande dovranno essere sottoscritte dal legale rappresentante dell’ente (il sindaco) e dal responsabile del servizio finanziario. Potranno essere inviate via Pec, fax o tramite consegna a mano. Ricevuta l’anticipazione di cassa, gli enti locali avranno al massimo 30 giorni di tempo per estinguere i debiti. Dell’avvenuto pagamento dei debiti dovrà essere data comunicazione alla Cdp.

I pagamenti dovranno essere effettuati dando priorità ai crediti non oggetto di cessione pro soluto. Le anticipazioni potranno avere durata massima fino a 30 anni e gli enti le rimborseranno pagando, a partire dall’anno solare successivo a quello in cui è stata effettuata l’erogazione, rate costanti, comprensive di capitale e interessi, con scadenza al 31 maggio di ogni anno. Il tasso di interesse da applicare alle anticipazioni sarà pari all’1,295%. Per gli enti che detengono partecipazioni in società, il decreto Irpef subordina la concessione dell’anticipazione alla presentazione di una dichiarazione che attesti la verifica dei crediti e debiti reciproci nei confronti delle partecipate. Tale dichiarazione dovrà essere certificata dai revisori dell’ente locale e delle società.


Fonte:

ItaliaOggi

Credit Village è oggi il punto di incontro e riferimento - attraverso le sue tre aree, web, editoria, eventi - di professionisti, manager, imprenditori e operatori della gestione del credito. Nasce nel 2002 con l’intento di diffondere anche in Italia, così come avveniva nel mondo anglosassone, la cultura del Credit e Collection Management.