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Le aziende che potrebbero finire nel veicolo di Intesa, Unicredit e Kkr

Il veicolo dei crediti non performing di Intesa Sanpaolo, Unicredit e del fondo di private equity americano Kkr e’ pronto al lancio.

Potrebbe contenere, secondo le indiscrezioni, un portafoglio di crediti del valore nominale, per cominciare, di almeno 2 miliardi di euro che potrebbe aumentare nel corso del tempo. Kkr dovrebbe contribuire con un’iniezione iniziale di capitali per almeno 100 milioni.

Ieri e’ infatti stato firmato un un memorandum of understanding per sviluppare e realizzare insieme dai due maggiori gruppi bancari italiani e dal fondo statunitense una soluzione finalizzata a ottimizzare le performance e massimizzare il valore di un selezionato portafoglio di crediti in ristrutturazione attraverso la gestione attiva degli asset e l’apporto di nuove risorse finanziare.

Il messaggio al mercato e’ chiaro: questo nuovo veicolo dovrebbe essere pronto nel giro di qualche mese e potrebbe essere d’interesse per gli investitori istituzionali, visto che dovrebbe essere finalizzato al lancio di emissioni obbligazionarie ad elevato rendimento per hedge fund e fondi speculativi. La newco, dove confluiranno i crediti da ristrutturare, emetterà infatti delle obbligazioni.

Per ora il piano non avrebbe ancora definito alcuni aspetti fondamentali: come la veste legale della societa’ veicolo (una Spa o una Sgr) e gli effetti in termini di tassazione. Ma resta ancora da inquadrare la lista delle societa’ i cui crediti confluiranno nella newco: si parla di societa’ medie, con l’esclusione dei gruppi immobiliari, anche se inizialmente il progetto sembrava destinato anche a grandi gruppi. Una lista che in queste settimane e’ circolata includerebbe ad esempio aziende come Burgo, Pininfarina, Zucchi. Ferretti, Sirti, Lucchini, Italtel, Seat, per arrivare a situazioni di una certa dimensione come la Tassara. Tuttavia l’elenco in questione sarebbe ancora allo studio e nulla sarebbe stato ancora deciso al riguardo. Di sicuro, non dovrebbero entrare nella lista casi come Alitalia o Sorgenia, in quanto gia’ oggetto di una trattativa di ristrutturazione in corso con le banche, ne’ quelli di gruppi immobiliari come Risanamento e Aedes. Al lavoro su tutti questi aspetti finanziari, normativi, legali e fiscali sarebbero i consulenti scelti da Intesa Sanpaolo, Unicredit e Kkr per l’operazione: gli advisor di Alvarez & Marsal oltre agli avvocati di Paul Hastings per conto di Kkr, D’Urso Gatti Bianchi e lo studio Di Tanno (per gli aspetti fiscali) per conto delle banche.


Autore: Carlo Festa
Fonte:

Carlo Festa Blog

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