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Debiti p.a., parte il monitoraggio

È disponibile sulla piattaforma telematica per la certificazione dei crediti l’applicativo attraverso cui le p.a. devono effettuare, entro il 30 aprile, la comunicazione dei propri debiti al 31/12/2013.
Lo ricorda un comunicato del ministero dell’economia e delle finanze del 10 aprile, che fa il punto sull’adempimento previsto dall’art. 7, comma 4-bis, del dl 35/2013.
Tale norma ha introdotto, a decorrere dal 1° gennaio 2014, un monitoraggio a cadenza annuale delle somme dovute dalle p.a. per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali. A tal fine, ogni ente, entro il 30 aprile di ciascun anno, deve comunicare mediante la piattaforma l’elenco completo dei debiti (sia correnti che di parte capitale) certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre dell’anno precedente.
La prima scadenza, quindi, è in calendario fra poco più di dieci giorni e riguarderà tutti i debiti in essere alla fine dell’anno scorso, tranne quelli già pagati.
In molti casi, si tratta di un adempimento pesante, per il quale, quindi, occorre prepararsi per tempo, anche perché, per ogni giorno di ritardo, è prevista una sanzione pecuniaria di 100 euro a carico di dirigenti e funzionari responsabili.
Tuttavia, come chiarito dalla circolare n. 30/2013 della ragioneria generale dello stato, la comunicazione avrà valore puramente informativo e non equivalente all’automatica certificazione dei crediti, come invece previsto rispetto all’analogo adempimento (da ben pochi rispettato) in scadenza lo scorso 15 settembre.
Pur con questi limiti, si tratta di un’operazione utile in vista della nuova tranche di misure di sblocco annunciata dal governo nel Documento di economia e finanza, laddove espressamente si afferma che, per affrontare strutturalmente la questione dei debiti, occorre un’adeguata attività di monitoraggio e la predisposizione di strumenti che consentano di rilevare l’effettiva consistenza e l’evoluzione del loro ammontare.
Da questo punto di vista, l’esecutivo scommette sul rafforzamento dell’obbligo di certificazione (che dovrebbe diventare semiautomatica), oltre che sulla fattura elettronica.
A questo proposito, il comunicato del ministero guidato da Pier Carlo Padoan segnala che, per allineare gli uffici presenti sulla piattaforma alle unità organizzative contenute nell’archivio Ipa, è disponibile la funzionalità che consente l’associazione ai codici univoci ufficio.


Autore: Matteo Barbero
Fonte:

Italia Oggi

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