Scelti per voi

Cdp batte i target 2013: mobilitati 16 miliardi

Sedici miliardi di euro di risorse mobilitate nell’anno appena concluso, con un balzo del 30% sul 2012. E un ulteriore scatto per il piano industriale 2011-2013, ormai archiviato, che ha messo in campo 56 miliardi di euro (rispetto ai 40 previsti), mentre, per il prossimo triennio, l’impegno si spingerà (incluse le controllate) fino a 87 miliardi di euro. Cassa depositi e prestiti conferma il ruolo di supporto alla crescita del Paese lungo i tre assi di sostegno alle imprese (83mila quelle finora finanziate dalla spa di Via Goito), agli enti pubblici e alle infrastrutture (2,2 miliardi di impieghi). “Il 2013 – spiega al Sole 24 Ore, l’ad di Cassa, Giovanni Gorno Tempini – è stato l’anno in cui, ai livelli massimi, il nostro gruppo ha avuto una funzione anticiclica importante a cominciare dall’accesso al credito”.

I crediti verso la Pa e le imprese sono scesi di circa il 6%, mentre il nostro impegno è salito di circa il 3% (103,3 miliardi di euro a fine 2013, ndr), cioè la Cassa ha fatto il 9% meglio del mercato. È uno sforzo eccezionale tanto è vero che il capitale allocato sul rischio di credito ha fatto un salto importante nel 2013 e ci aspettiamo un trend analogo anche quest’anno».


Nel dettaglio, esaminando i preliminari 2013 diffusi ieri – che documentano un patrimonio netto di 18 miliardi di euro (+8% rispetto al 2012), un margine d’interesse di 2,6 miliardi (sotto i 3,5 dell’anno prima per effetto della contrazione del differenziale tra attivi e passivi dovuta alla riduzione dei tassi di interesse di mercato) e un utile netto in flessione rispetto al 2012 (2,9 miliardi di euro), ma comunque sopra i 2 miliardi fissati nel piano per il 2013 – Cdp ha assicurato alle imprese, lo scorso anno, 8,3 miliardi di euro sia attraverso finanziamenti che interventi con capitale di rischio.

Anche grazie al plafond Pmi che finora ha già erogato circa 13 miliardi a favore delle aziende e che ieri è stato ulteriormente rafforzato. Dal cda di Cassa è infatti arrivato il via libera a un “pacchetto imprese” con ulteriori 5 miliardi messi in pista a sostegno degli investimenti. «Oggi (ieri, ndr) il cda di Cassa – prosegue Gorno Tempini – ha deliberato di estendere l’operatività del plafond Pmi rimodulandone il perimetro ed estendendolo alle cosiddette “mid cap” (aziende che hanno tra 250 e 3mila unità, ndr), alle quali è stato deciso di destinare 2 miliardi di euro. A questi si affiancano poi – chiarisce ancora l’ad – 500 milioni di euro per le reti d’impresa. Ci rivolgiamo così alle aziende che, pur non fondendosi, intraprendono un percorso virtuoso di messa a fattor comune di parti delle loro attività. E ci sono altri 2 miliardi, originariamente destinati al pagamento dei debiti della Pa verso le imprese e non utilizzati, perché lo Stato è ricorso ad altri meccanismi, che supporteranno gli investimenti delle Pmi».

C’è inoltre il disco verde al nuovo plafond “beni strumentali” che ha ricevuto in dote 2,5 miliardi di euro e che servirà a dare un seguito alla nuova legge Sabatini prevista dal decreto del Fare dello scorso giugno. «Contiamo di chiudere la convenzione con il Mise e l’Abi – precisa Gorno Tempini – entro febbraio in modo che lo strumento possa divenire operativo per marzo. È una ulteriore conferma che l’impegno di Cdp per le imprese è di grande rilevanza».


Sul fronte degli enti pubblici, sono poi raddoppiate le risorse messe a disposizione: da 3,3 miliardi del 2012 ai quasi 6 dell’anno scorso. «Da un lato – prosegue Gorno Tempini – abbiamo notato che c’è una diminuzione dei mutui e questo trend continua da un po’ di anni. Dall’altro, noi offriamo alle imprese ulteriori strumenti, come il Fondo Fiv Plus per la valorizzazione degli immobili, e abbiamo dotato il Fondo strategico italiano di 500 milioni di euro per supportare eventuali progetti delle aziende municipalizzate che abbiano valenza industriale. Senza contare il lavoro fatto da Cassa, rispetto alle deliberazioni assunte dal Mef, per sbloccare i pagamenti dei debiti della Pa».


Autore: Celestina Dominelli
Fonte:

Il Sole 24 Ore

Credit Village è oggi il punto di incontro e riferimento - attraverso le sue tre aree, web, editoria, eventi - di professionisti, manager, imprenditori e operatori della gestione del credito. Nasce nel 2002 con l’intento di diffondere anche in Italia, così come avveniva nel mondo anglosassone, la cultura del Credit e Collection Management.