I dati sul calo dei consumi diffusi da Confcommercio dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – sono lulteriore prova di come leconomia italiana si trovi sostanzialmente sullorlo della stagnazione e non più della recessione.
Non è possibile continuare con un Paese che non fa scelte o che le rinvia prosegue Giordano – come sta accadendo per i 40 miliardi di euro di cui è debitrice la Pubblica Amministrazione verso le imprese. 40 miliardi che vanno immessi da subito nel sistema Italia. 40 miliardi continua Giordano – già contabilizzati nel bilancio dello Stato e che non possono essere recuperati con ulteriori tasse.
Solo limmissione di una forte liquidità a favore delle imprese creditrici nei confronti dello Stato può rilanciare la produzione di beni e servizi e quindi loccupazione e di conseguenza i redditi e i salari per il loro acquisto.
Non è possibile continuare con una pressione fiscale diretta e indiretta così alta. È necessario trovare soluzioni che non siano solo la dilazione dei crediti fiscali dello Stato in 72 rate o un federalismo di riscossione che spaccherebbe ancora una volta lItalia a metà. Le forze politiche conclude Giordano – depongano le armi per guerre di parte e lavorino seriamente per lintero Paese, operando per una ripartenza della nostra economia, evitando, come si è fatto con senso di responsabilità più di 1 anno fa, il ripetersi del rischio Grecia.
Fonte:
ADICONSUM
I dati sul calo dei consumi diffusi da Confcommercio dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – sono lulteriore prova di come leconomia italiana si trovi sostanzialmente sullorlo della stagnazione e non più della recessione.
Non è possibile continuare con un Paese che non fa scelte o che le rinvia prosegue Giordano – come sta accadendo per i 40 miliardi di euro di cui è debitrice la Pubblica Amministrazione verso le imprese. 40 miliardi che vanno immessi da subito nel sistema Italia. 40 miliardi continua Giordano – già contabilizzati nel bilancio dello Stato e che non possono essere recuperati con ulteriori tasse.
Solo limmissione di una forte liquidità a favore delle imprese creditrici nei confronti dello Stato può rilanciare la produzione di beni e servizi e quindi loccupazione e di conseguenza i redditi e i salari per il loro acquisto.
Non è possibile continuare con una pressione fiscale diretta e indiretta così alta. È necessario trovare soluzioni che non siano solo la dilazione dei crediti fiscali dello Stato in 72 rate o un federalismo di riscossione che spaccherebbe ancora una volta lItalia a metà. Le forze politiche conclude Giordano – depongano le armi per guerre di parte e lavorino seriamente per lintero Paese, operando per una ripartenza della nostra economia, evitando, come si è fatto con senso di responsabilità più di 1 anno fa, il ripetersi del rischio Grecia.
Fonte:
ADICONSUM