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Il crowdfunding: un canale alternativo al credito che si diffonde via web

Il nome crowfunding indica un finanziamento che proviene dalla folla,  i due termini inglesi che lo compongono sono infatti  Crowd=folla e funding= finanziamento; il termine trae la sua origine dal crowdsoursing un processo collettivo di sviluppo di un prodotto.

Si tratta in sintesi di un processo collaborativo di un gruppo di persone che decide di utilizzare il proprio denaro al fine di sostenere progetti di persone ed organizzazioni.

L’originalità di questo tipo di finanziamento, il cui uso sta divenendo sempre più popolare anche in Italia, è la sua diffusione via web, si tratta di un canale alternativo al credito che parte dal basso e mobilita un gran numero di privati e di risorse. Il crowfounding può essere riferito a diversi processi, dall’aiuto in caso di tragedie umanitarie al supporto per progetti inerenti l’arte, l’imprenditorialità, la ricerca scientifica.

Il web è il luogo di incontro dei soggetti che sono coinvolti in un progetto finanziato “dalla folla”, le iniziative si possono dividere in generaliste, che raccolgono progetti di ogni area di interesse o verticali, specializzate in progetti di particolari settori.

A livello globale è in pieno sviluppo, e anche in Italia si sta diffondendo sempre più, si tratta di una modalità di credito alternativa che esclude le banche, è nato intorno al 2005 e si è diffuso soprattutto per l’espansione del clima di sfiducia verso il mondo della finanza che è andata crescendo dal 2008 in poi. In un periodo in cui le banche concedono prestiti sempre con maggiore difficoltà, richiedendo enormi garanzie, ecco spiegata l’espansione di un finanziamento che proviene dalla folla, che permette quindi l’incontro diretto tra chi offre denaro e chi ne ha bisogno.

Le piattaforme si differenziano per la finalità, esistono le piattaforme reward-based dove si richiede un importo con la finalità primaria di finanziare un progetto, che viene solitamente presentato attraverso una clip e viene assegnato un premio crescente al crescere del contributo dato, tra le più note Kickstarter, vi sono poi le piattaforme equity, in cui il finanziatore diviene anche un piccolo azionista dell’azienda.

Una tipologia nata da poco sono le piattaforme donation, in cui si fanno, come suggerisce il nome, delle pure donazioni.

Le più significative al momento sono le piattaforme del Social Lending, delle community in cui coloro che prestano denaro e coloro che lo richiedono possono interfacciarsi senza dover ricorrere ad intermediari, si tratta infatti di finanziamenti legali e tutelati dalla Banca d’Italia, che presentano il vantaggio non da poco di offrire tassi di interessi molto vantaggiosi e tempi di erogazione rapidi.

Chi è però alla ricerca di un prestito personale, e si appoggia quindi ai canali privati, deve stare molto attento a non incorrere in truffe, queste rischierebbero infatti di aggravare ulteriormente la situazione finanziaria del malcapitato.

Si tratta spesso di annunci scritti su siti “fantoccio”, per lo più da persone straniere, alla prima comunicazione ci si accorge infatti di un italiano stentato frutto del traduttore automatico. Le banche di appoggio utilizzate da questi truffatori sono quasi sempre Money Gram o Western Union

Prestando un po’ di attenzione è possibile evitare di incorrere in situazioni di prestito “illegale”, che ben si allontanano dai canali alternativi leciti sopra menzionati, si tratta di soggetti disposti a fornire anche somme cospicue di denaro in tempi brevi, senza richiedere alcuna garanzia, né la firma di un contratto che menzioni gli interessi da restituire, ma in cambio vengono richieste moltissime informazioni personali.

Chi necessita quindi di un prestito personale e non può rivolgersi a canali tradizionali offerti dalla banca, è bene che si rivolga su internet unicamente ai canali conosciuti, che possono offrire numerosi vantaggi a livello economico, tutelando però l’identità del consumatore, affinché questo non si ritrovi in situazioni spiacevoli determinate dal furto d’identità, altro fenomeno che purtroppo si sta diffondendo in concomitanza della diffusione dei prestiti personali offerti via web.


Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village

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