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UNIREC FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS UIL firmano un protocollo d’intesa

Nella notte tra lunedì 3 e martedì 4 dicembre, a Roma è stato firmato – tra UNIREC (UNIONE NAZIONALE IMPRESE A TUTELA DEL CREDITO, rappresentata dal Presidente dott. Gianni Amprino), e le tre principali organizzazioni sindacali nazionali (FISASCAT CISL, rappresentata dal dott. Mario Piovesan, FILCAMS CGIL, rappresentata dal dott. Danilo Lelli e UILTUCS UIL, rappresentata dal dott. Gabriele Fiorino) – un protocollo nazionale di intesa (il primo dopo l’entrata in vigore della Riforma Fornero) che disciplina l’applicazione delle collaborazioni coordinate e continuative a progetto nel settore del recupero crediti e impegna contestualmente le parti ad avviare un confronto finalizzato all’adesione al CCNL Studi Professionali.

Novità in arrivo per il comparto del recupero stragiudiziale dei crediti in Italia, un settore che – negli ultimi dieci anni – si è molto sviluppato ed è tutt’ora in crescita, con circa 200 aziende ed oltre 16 mila addetti che – nel solo 2011 – hanno gestito oltre 32 milioni di pratiche di recupero. Il protocollo firmato ieri disciplina l’applicazione dei co.co.pro. nel settore del recupero crediti attraverso una serie di linee guida vincolanti per le aziende che lo adottano. Aziende e sindacati si sono anche contestualmente impegnati ad avviare un confronto finalizzato ad inserire i servizi di tutela del credito – entro 12 mesi – nella V area del CCNL Studi Professionali, che disciplinerà le nuove professioni «non ordinistiche» e potrebbe così anche riguardare dipendenti e recuperatori domiciliari del settore, considerato anche che – in alcuni incontri preliminari – CONFPROFESSIONI, l’associazione firmataria del CCNL per la parte datoriale, ha manifestato il proprio interesse.

Il protocollo d’intesa innanzitutto riconosce la professionalità degli operatori del settore recupero crediti, descrivendo le peculiarità della figura in una sorta di declaratoria; al tempostesso, il documento sottolinea come il “sollecito telefonico” sia solo una fase eventuale dell’articolato ciclo del recupero crediti stragiudiziale; individua, secondo lo spirito della Riforma Fornero, le attività meramente esecutive e ripetitive (attività amministrative o riconducibili all’inbound) che non potranno essere disciplinate da contratti a progetto, a partita Iva e convenzioni per stage; definisce i criteri per determinare i compensi da corrispondere ai collaboratori, alla luce di quanto stabilito dalla Legge Fornero.

accordo, infine, prevede – per la prima volta – anche garanzie sociali e diritti superiori a quanto previsto dalla disciplina vigente per i lavoratori a progetto, come l’assistenza sanitaria integrativa. Il protocollo sottoscritto legittima l’utilizzo corretto del contratto medesimo e potrà essere adottato fin da subito dalle aziende del settore.

«Questo protocollo d’intesa», ha dichiarato Gianni Amprino, Presidente UNIREC, «è davvero un passo fondamentale per il settore dei servizi a tutela del credito e per la nostra associazione. Le agenzie di recupero crediti negli ultimi anni hanno saputo sviluppare oltre 16 mila posti di lavoro tra dipendenti, lavoratori a progetto e professionisti con partita IVA. Grazie a questo accordo si sono chiarite alcune incertezze sorte al momento dell’entrata in vigore della Riforma Fornero e si è avviato un costruttivo percorso di relazioni sindacali anche nel nostro comparto. Ora», prosegue il dott. Amprino, «intendiamo condividere questo passaggio con il Ministero del Lavoro».


«Il protocollo di intenti», ha sottolineato Marcello Grimaldi, Consigliere UNIREC con delega alla riforma del mercato del lavoro, «riconosce la professionalità di coloro che operano nel settore dei servizi a tutela del credito e ci auspichiamo che la V area del CCNL Studi Professionali possa accogliere una disciplina sistematica ed unitaria per tutti i lavoratori del nostro settore, sia dipendenti sia lavoratori a progetto che a partita Iva».


«L’accordo sottoscritto», afferma Danilo Lelli di FILCAMS CGIL, «migliora la legge e chiarisce meglio la differenza fra lavoro autonomo e dipendente, impedendo gli abusi e consentendo di utilizzare correttamente le collaborazioni. Allo stesso tempo l’accordo – che nasce nell’ambito dell’applicazione del nuovo CCNL degli Studi Professionali – migliora considerevolmente le condizioni economiche, le tutele sociali e i diritti sindacali di tutti i lavoratori del comparto, siano essi dipendenti, veri collaboratori o partite Iva».

«L’intesa raggiunta», afferma Mario Piovesan di FISASCAT CISL, «apre un importante capitolo nelle relazioni sindacali con un settore “giovane” come quello del recupero del credito, finalizzato a dare legittimità normativa sul piano contrattuale ad un segmento del mercato del lavoro fino ad oggi non regolamentato.

La Riforma Fornero prevede ciò che non è più possibile fare, da gennaio 2013, per quella parte del mercato del lavoro più debole e meno tutelata (come chi lavora a contratto a progetto o con partita Iva): con questa intesa Unirec e le Federazioni Sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno costruito un percorso nuovo di tutela, sia alle agenzie come ai lavoratori di questo settore. Va anche evidenziato il fatto», prosegue il dott. Piovesan, «di aver individuato in un CCNL come quello degli Studi Professionali – che prevede tutele non solo per il lavoratore subordinato , ma anche a quelle figure professionali che lavorano come co.co.pro. o con partita Iva – lo strumento che può dare maggiore dignità contrattuale a queste figure di alta professionalità. Fisascat Cisl Nazionale dà, infine, anche un giudizio positivo alla grande sensibilità sociale delle Parti nell’aver applicato a queste figure i benefici della bilateralità e, in particolare, del Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa, già previsto per il lavoratori dipendenti».


«Il protocollo sottoscritto», ha dichiarato Gabriele Fiorino di UILTUCS UIL, «è il primo in Italia su questi temi dopo l’approvazione della Riforma Fornero e punta a dare un assetto migliore e conforme ai nuovi dettami della legge ai contratti a progetto utilizzati nel comparto del recupero crediti, che oggi è un nuova professione per tanti lavoratori. L’accordo – oltre a riconoscere un miglioramento delle condizioni economiche – dà a questi lavoratori anche tutele oggi inesistenti, come l’assistenza sanitaria complementare, ed introduce le relazioni sindacali a livello nazionale. Insomma, è un primo passo di avvicinamento verso il CCNL Studi Professionali, dove auspichiamo che il settore possa trovare compiuta regolamentazione per tutti i lavoratori del comparto (dipendenti, contratti a progetto e lavoratori con partita IVA) vedendo, quindi, riconosciuta la professionalità che sono capaci di esprimere».

 

In allegato il testo del protocollo d’intesa


Autore: Ufficio stampa UNIREC
Fonte:

www.unirec.it

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