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Fiducia dei consumatori resta al minimo dal 1996

A gennaio la fiducia dei consumatori in Italia resta stabile a 91,6, lo stesso livello già registrato a dicembre, che corrisponde al valore più basso dal 1996, ovvero dall’inizio delle serie storiche confrontabili. Lo rileva l’Istat. Scende anche il saldo relativo alle valutazioni prospettiche sul risparmio (da -85 a -94).

Migliora, invece, quello sulla convenienza dell’acquisto di beni durevoli (da -99 a -88 il relativo saldo), anche se le intenzioni di acquisto futuro peggiorano significativamente (da -58 a -68). Quanto ai prezzi al consumo, il saldo dei giudizi sull’evoluzione recente aumenta da 65 a 69 e quello sull’evoluzione nei prossimi dodici mesi diminuisce da 58 a 57.

Il clima di fiducia dei consumatori migliora nel Nord-ovest e nel Mezzogiorno e peggiora nel Nord-est e al Centro.

Cresce la fiducia in Francia e Germania

Cresce la fiducia nei consumatori in Germania e Francia. Nel dettaglio, l’indice Gfk sulla fiducia dei consumatori in Germania è salito a 5,9 punti a febbraio dai 5,7 punti di gennaio, a dimostrazione della tenuta della principale economia europea. In rialzo anche gli indici sulle aspettative, sulla situazione attuale e sulla propensione all’acquisto. L’indice francese è aumentato a gennaio a 81 punti dagli 80 punti di dicembre.

Lo ha reso noto l’Insee. Il dato è leggermente migliore delle attese che erano per un indicatore a 80 punti. Tuttavia, l’indice resta ben al di sotto delle media di lungo periodo.


Fonte: Il Sole24ore

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