Scelti per voi

Il Recupero Crediti Entra in Banca

L’anno che si è appena concluso sicuramente verrà ricordato come uno dei peggiori dal punto di vista del settore del credito alle imprese e alle famiglie. La crisi finanziaria che ormai insiste dal 2008, dopo il credit crunch del sistema bancario anglossassone, ha assunto durante il 2011 una nuova veste colpendo il debito di interi Paesi e assumendo forme più virulente e pericolose.

Prima infatti a necessitare di una cura era stato il sistema creditizio, oggi sono sotto attacco i singoli Stati e a questa nuova versione del «virus» non si è ancora riusciti a trovare un vero antidoto. In tale contesto, anche i sistemi creditizi considerati più solidi e stabili come quello italiano hanno vissuto un periodo di forte difficoltà, in particolare legato all’incremento nella seconda metà del 2011 del famigerato spread, costringendo quindi le nostre banche ad approvvigionarsi sui mercati a costi sempre più alti. Se a questo si uniscono le nuove direttive dettate dal protocollo Basilea 3 che imporranno forti ricapitalizzazioni di tutto il sistema creditizio europeo, come già sta avvenendo, ci possiamo rendere conto di quale sia la situazione di forte difficoltà in cui stanno versando le nostre imprese e le famiglie.

La stretta del credito unita a una crisi economica, che ormai si è spostata dal mondo virtuale della finanza all’economia reale, sta producendo i primi nefasti risultati con disoccupazione in aumento, potere d’acquisto delle famiglie sotto attacco continuo, difficoltà delle imprese a reggere il peso degli investimenti e della gestione corrente. Un preoccupante indice di tutto questo lo si può registrare nell’incremento significativo delle sofferenze bancarie. Già nel mese di marzo del 2011 (dati fonte Abi), le sofferenze lorde erano pari a 93,8 miliardi di euro con un incremento di circa 1,5 miliardi di euro rispetto al mese precedente e ancor più preoccupante con un incremento di più del doppio rispetto al marzo del 2009.

Un altro dato importante è il rapporto fra sofferenze e impieghi balzato al 4,8% sempre a marzo del 2009. Nel medesimo rapporto Abi pubblicato a settembre 2011, la situazione sembra ulteriormente peggiorare, ovvero le sofferenze complessive ormai hanno superato i 100 miliardi di euro (102 miliardi per la precisione) e il rapporto è salito al 5,14% dal 4,8 % di marzo. In un contesto di mercato del genere, il mondo del credito ha dovuto e già iniziato nel corso dello scorso anno a correre ai ripari utilizzando sempre di più società esterne specializzate nel settore del recupero crediti e dotate dei più evoluti strumenti di gestione e di controllo dei processi di collection. Mutuando l’esperienza ormai pluriennale del settore finanziario del credito al consumo, anche il mondo delle banche (ma non solo) sta approcciando ai processi di recupero stragiudiziale del credito con una maggiore consapevolezza e convinzione che tale comparto possa fornire nei prossimi anni un valido supporto nella gestione del credito e con una fondamentale certezza, costi mediamente bassi rispetto al normale iter giudiziale e soprattutto possibilità di tenerli costantemente sotto controllo.

La famiglia in Italia che ha sempre rivestito un ruolo importantissimo di garanzia rispetto a situazioni di crisi, sta vedendo sempre più minacciato il suo ruolo all’interno della società, a causa del venir meno delle fonti di reddito e di sostentamento necessarie. Per il futuro le società di service occorrerà sempre di più affinare le tecniche e i processi di recupero, specializzandoli per categoria debitrice. Viceversa per quanto riguarda le società che affidano crediti da recuperare è auspicabile che maturi sempre di più la consapevolezza del ruolo strategico ed economico del recupero all’interno delle proprie organizzazioni e della relativa complessità di gestione, che comporterà investimenti sempre maggiori in tecnologie e formazione.


Autore: Redazione
Fonte: Borsa e finanza

Credit Village è oggi il punto di incontro e riferimento - attraverso le sue tre aree, web, editoria, eventi - di professionisti, manager, imprenditori e operatori della gestione del credito. Nasce nel 2002 con l’intento di diffondere anche in Italia, così come avveniva nel mondo anglosassone, la cultura del Credit e Collection Management.