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Euro, Londra si prepara al crac

Eurodebito, la City si prepara al peggio. Il capo della Bank of England Mervyn King ha detto che le autorità finanziarie britanniche stanno predisponendo piani di emergenza di fronte alla possibilità di un default o di una rottura dell’eurozona. Un’eventualità che anche la banca d’affari americana Goldman Sachs non esclude.

“Le possibilità di sviluppi più caotici, come il crollo dell’euro, sebbene ancora minori, sono cresciute”, hanno comunicato infatti gli analisti a stelle e strisce in un report emesso dopo l’apertura dei mercati azionari. Report che, dopo le indicazioni giunte due giorni fa dall’Ocse, prevede “modesta recessione” per l’Europa. King ha spiegato, però, che il piano è diretto “a un ampio raggio di circostanze. Non intendo dare dettagli, ma certamente stiamo preparando dei piani di emergenza”. “Forse – ha aggiunto King – l’Eurozona non si dissolverà, o sopravviverà in varie forme, ma forse c’è anche la possibilità di un default. Nessuno di noi puo’ saperlo”. Per il banchiere britannico “la crisi dell’area euro è una crisi di solvibilità non di liquidità.

E l’interconnessione delle grandi banche significa che anche il sistema bancario e le economie mondiali ne risentono. Solo i governi direttamente interessati possono trovare la via di uscita dalla crisi. Ma qui nel Regno Unito dobbiamo rafforzare la resistenza del sistema finanziario”, ha concluso King. Per evitare lo scenario peggiore prospettato dalla Bank of England, il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha ribadito stamane che i Paesi finiti nel mirino dei mercati “devono fare le riforme”, e soprattutto “intervenire in modo strutturale sulle loro economie”. Spagna e Italia, però, “sono ora sulla strada giusta”. A Strasburgo (sede del Parlamento Ue), il numero uno dell’Eurotower ha anche tracciato una road-map per risolvere la crisi dell’eurodebito. Ci sono “tre pilastri per ricostruire la credibilità della moneta unica” e “superare la situazione”. “Il primo è fissare un ancoraggio che guarda al futuro. Dobbiamo, po,i ridisegnare le regole fiscali”, cosa che “presuppone un accordo“, ha aggiunto Draghi.


Fonte: Affari Italiani (Online)

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