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L’utilizzo delle carte prepagate nel mercato retail in Italia e UK

L’indagine, commissionata da VRL e MasterCard, ha coinvolto 20 tra i principali gruppi bancari e 20 tra i principali retailer del mercato italiano e UK, focalizzandosi sul rapporto tra banche e retailer in materia di carte prepagate.

Tra le principali differenze emerse tra Italia e Gran Bretagna si sottolinea come in Italia i retailer dimostrino di essere più protettivi nei confronti dei propri clienti, di non avere ancora, in alcuni casi, ben chiara la regolamentazione legislativa da applicare alle carte prepagate e di basare la loro attività maggiormente sullo scambio di denaro contante. I colleghi inglesi, invece, hanno tra gli obiettivi chiave quello della salvaguardia e dello sviluppo del proprio brand e sono in possesso di un data mining sofisticato.

Mettendo invece a confronto le banche dei due paesi, è risultato che quelle italiane sono fortemente attente ad adeguarsi alle normative vigenti, e non comprendono pienamente il valore derivante dallo stringere partnership con i retailer. D’altra parte, le banche inglesi hanno difficoltà a far comprendere ai retailer i vantaggi del prepagato, pensano che non ci sia abbastanza supporto per questo mercato e sono convinti che gli UK seguiranno il trend degli USA nella crescita del prepagato. I risultati della ricerca hanno evidenziato come la maggior parte dei retailer non ha ancora le idee chiare in merito ai vantaggi derivanti dall’utilizzo di carte prepagate in un circuito di spesa aperto (open-loop), situazione che le banche imputano alla comunicazione incompleta e poco chiara che i retailer ricevono dal mercato.

Inoltre, le banche sono convinte che l’open loop rappresenti la naturale estensione dei servizi e prodotti finanziari già offerti da quest’ultimi, e un’opportunità per sviluppare ulteriormente il loro business utilizzandolo anche come strumento per fidelizzare la clientela. Al contrario, i retailer ritengono che l’utilizzo delle carte prepagate non contribuisca ad aumentare i profitti e la fidelizzazione del cliente, minando il rapporto con quest’ultimo riducendone laquota di spesa. Infine, a differenza delle banche, i retailer valutano il prepaid un servizio finanziario totalmente differente rispetto a quelli offerti.


Autore: Natascia Pedrona – Borsani Comunicazione
Fonte: Borsani Comunicazione

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