?Il mese di ottobre appena concluso ha fatto registrare un incremento decisamente sostenuto, pari a +21,1% rispetto allo stesso mese del 2015, del numero di interrogazioni sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF relative a richieste di nuovi mutui e surroghe (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) da parte delle famiglie italiane. Si tratta del record di interrogazioni al SIC EURISC in valore assoluto dallÂ’inizio dellÂ’anno.
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Di seguito sono riportate in forma grafica le variazioni percentuali mensili in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi, sul SIC EURISC, che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie.
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Andamento del numero di interrogazioni relative alle richieste di nuovi mutui e surroghe ponderato a paritĂ di giorni lavorativi
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Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Il progressivo recupero verso i volumi pre-crisi emerge in modo chiaro anche dal confronto tra il dato relativo ai primi 10 mesi del 2016 e il corrispondente periodo degli anni precedenti: in termini aggregati, dallÂ’inizio dellÂ’anno il numero di interrogazioni relative a nuovi mutui e surroghe ha segnato una crescita del +12,6% rispetto al pari periodo del 2015. Tuttavia, allargando il confronto agli anni precedenti, emerge ancora un saldo negativo rispetto al biennio 2009-2010, come evidenziato nella tabella seguente.
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Variazione del numero di interrogazioni relative alle richieste di nuovi mutui e surroghe nei primi 10 mesi del 2016 (a paritĂ di giorni lavorativi)
Numero di richieste di nuovi mutui e surroghe a paritĂ di giorni lavorativi |
?Var. %
gen-ott
2016 vs gen-ott 2015Â |
Var. %
gen-ott 2016 vs
gen-ott 2014Â ? |
?Var. %
gen-ott 2016 vs
gen-ott 2013Â |
Var. %
gen-ott 2016 vs
 gen-ott 2012 ? |
Var. %
gen-ott 2016 vs
gen-ott 2011Â ? |
Var. %
gen-ott 2016 vs
gen-ott 2010Â ? |
Var. %
gen-ott 2016 vs
gen-ott 2009? |
?Gen.-Ott. |
?+12,6% |
? +76,4% |
?+99,4% |
?+88,5% |
?+6,8% |
?-8,1% |
?-9,6% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
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LÂ’importo medio dei mutui richiesti
Ulteriore segnale positivo emerge anche dallÂ’analisi dellÂ’importo medio richiesto: nel
mese di ottobre si è attestato a
123.516 Euro, superiore ai 120.148 Euro rilevati nel corrispondente mese del 2015.
Nello specifico si tratta del settimo mese consecutivo di incremento (mese anno corrente su stesso mese anno precedente), che porta il valore medio
nellÂ’aggregato dei primi 10 mesi dellÂ’anno a 122.895 Euro, con un incremento seppur lieve rispetto allo stesso periodo dellÂ’anno scorso, quando si era attestato a 122.293 Euro.
Più in generale, però, se si considera che negli anni a cavallo tra il 2009 e 2011 l’importo medio si aggirava intorno ai 136.000 Euro, appare evidente come tuttora sia significativa la distanza rispetto ai valori pre-crisi. Va però ricordato come oggi sia decisamente maggiore la quota dei mutui di sostituzione che, per natura, presentano un importo inferiore rispetto a quello dei nuovi mutui.
Andamento dell’importo medio dei Mutui Ipotecari richiesti
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Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Relativamente alla distribuzione per fascia di importo non emergono elementi di discontinuitĂ rispetto ai mesi precedenti: la classe prevalente nei
primi 10 mesi dellÂ’anno in corso si conferma essere quella compresa
tra 100.001 e 150.000 Euro, con una quota pari al
29,4% del totale. Nel complesso quasi 4 domande su 5 (il 77,8% del totale per la precisione) presentano un importo inferiore ai 150.000 Euro.
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Classe di importo? |
% Dati Anno Corrente |
Fino a 75.000 €? |
? 27,5% |
?75.001-100.000 € |
?20,8% |
?100.001-150.000 € |
?29,4% |
150.001-300.000 €? |
?19,5% |
Oltre 300.000 € ? |
?2,8% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
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Le classi di durata dei mutui richiesti
Per quanto riguarda la distribuzione delle interrogazioni al SIC relative alla richiesta di nuovi mutui e surroghe per classe di durata, è ancora una volta quella compresa tra i 16 e i 20 anni ad essere la preferita dalle famiglie italiane, con una quota pari al 24,1% del totale. Più nel dettaglio si segnala come nei primi 10 mesi del 2016 sia aumentata la classe tra i 6 e 10 anni (+0,9%) a fronte di una diminuzione del -0,8% di quella tra i 26 e 30 anni.
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Classe Durata Mutuo (nr anni) |
% Dati Anno Corrente |
Fino a 5 anni |
1,1% |
6 – 10 anni |
12,1% |
11 – 15 anni |
19,5% |
?16 – 20 anni |
24,1%? |
21 – 25 anni |
20,7% |
?26 – 30 anni |
20,5% |
?Oltre 30 anni |
2,0%? |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
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La distribuzione delle interrogazioni per fasce di etĂ
Osservando infine la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF mette in evidenza una maggior concentrazione nella fascia compresa tra i 35 e i 44 anni, con una quota pari al 36,0% del totale, seppur in calo (-1,4 punti percentuali) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Come prevedibile, complessivamente circa 2/3 delle richieste sono state presentate da under 44. Altro dato degno di nota è rappresentato dall’incremento, seppur ancora marginale, della quota di mutui richiesti dai giovani al di sotto dei 24 anni.
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Classe EtĂ |
% Dati Anno Corrente |
18-24 anni |
 2,1% |
25-34 anni |
 24,5% |
35-44 anni |
 36,0% |
45-54 anni |
23,8% |
55-64 anni |
10,6% |
65-74 anni |
2,8% |
Oltre 74 anni |
0,2% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
“Il dato record di ottobre contribuisce ad irrobustire la performance positiva delle richieste di mutui immobiliari nei primi 10 mesi del 2016 e con queste prospettive è ragionevole aspettarsi una chiusura d’anno positiva – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF –. Parallelamente, lato mercato immobiliare va sottolineata la crescita del +23% del numero di compravendite residenziali nel secondo trimestre 2016. Lato offerta, invece, si registra una leggera revisione al rialzo delle condizioni contrattuali dopo 3 anni di tagli al ribasso. Sarà però necessario monitorare l’evolversi delle dinamiche di domanda e offerta per apprezzare al meglio le prospettive di crescita del mercato dei mutui immobiliari nei prossimi mesi. In questo scenario le aziende di credito devono prestare attenzione a comporre l’offerta giusta utilizzando al meglio le informazioni sui clienti e sul territorio di pertinenza, sfruttando le opportunità dei canali digitali e valorizzando la customer experience. Senza dimenticare, però, di mettere in campo da un lato adeguati processi di gestione del rischio e, dall’altro, sistemi compliant alle novità normative per recepire, ad esempio, la Direttiva Mutui”.
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Fonte:
Crif
congiuntura economica – famiglie – surrughe – mutui
gen-ott
2016 vs gen-ott 2015Â
gen-ott 2016 vs
gen-ott 2014Â ?
gen-ott 2016 vs
gen-ott 2013Â
gen-ott 2016 vs
 gen-ott 2012 ?
gen-ott 2016 vs
gen-ott 2011Â ?
gen-ott 2016 vs
gen-ott 2010Â ?
gen-ott 2016 vs
gen-ott 2009?
Ulteriore segnale positivo emerge anche dall’analisi dell’importo medio richiesto: nel mese di ottobre si è attestato a 123.516 Euro, superiore ai 120.148 Euro rilevati nel corrispondente mese del 2015.
Nello specifico si tratta del settimo mese consecutivo di incremento (mese anno corrente su stesso mese anno precedente), che porta il valore medio nellÂ’aggregato dei primi 10 mesi dellÂ’anno a 122.895 Euro, con un incremento seppur lieve rispetto allo stesso periodo dellÂ’anno scorso, quando si era attestato a 122.293 Euro.
Più in generale, però, se si considera che negli anni a cavallo tra il 2009 e 2011 l’importo medio si aggirava intorno ai 136.000 Euro, appare evidente come tuttora sia significativa la distanza rispetto ai valori pre-crisi. Va però ricordato come oggi sia decisamente maggiore la quota dei mutui di sostituzione che, per natura, presentano un importo inferiore rispetto a quello dei nuovi mutui.
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Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Per quanto riguarda la distribuzione delle interrogazioni al SIC relative alla richiesta di nuovi mutui e surroghe per classe di durata, è ancora una volta quella compresa tra i 16 e i 20 anni ad essere la preferita dalle famiglie italiane, con una quota pari al 24,1% del totale. Più nel dettaglio si segnala come nei primi 10 mesi del 2016 sia aumentata la classe tra i 6 e 10 anni (+0,9%) a fronte di una diminuzione del -0,8% di quella tra i 26 e 30 anni.
Osservando infine la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF mette in evidenza una maggior concentrazione nella fascia compresa tra i 35 e i 44 anni, con una quota pari al 36,0% del totale, seppur in calo (-1,4 punti percentuali) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Come prevedibile, complessivamente circa 2/3 delle richieste sono state presentate da under 44. Altro dato degno di nota è rappresentato dall’incremento, seppur ancora marginale, della quota di mutui richiesti dai giovani al di sotto dei 24 anni.
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“Il dato record di ottobre contribuisce ad irrobustire la performance positiva delle richieste di mutui immobiliari nei primi 10 mesi del 2016 e con queste prospettive è ragionevole aspettarsi una chiusura d’anno positiva – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF –. Parallelamente, lato mercato immobiliare va sottolineata la crescita del +23% del numero di compravendite residenziali nel secondo trimestre 2016. Lato offerta, invece, si registra una leggera revisione al rialzo delle condizioni contrattuali dopo 3 anni di tagli al ribasso. Sarà però necessario monitorare l’evolversi delle dinamiche di domanda e offerta per apprezzare al meglio le prospettive di crescita del mercato dei mutui immobiliari nei prossimi mesi. In questo scenario le aziende di credito devono prestare attenzione a comporre l’offerta giusta utilizzando al meglio le informazioni sui clienti e sul territorio di pertinenza, sfruttando le opportunità dei canali digitali e valorizzando la customer experience. Senza dimenticare, però, di mettere in campo da un lato adeguati processi di gestione del rischio e, dall’altro, sistemi compliant alle novità normative per recepire, ad esempio, la Direttiva Mutui”.
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Fonte:
Crif
congiuntura economica – famiglie – surrughe – mutui