Si è svolto oggi, 9 settembre, il webinar organizzato da Credit Village, da anni punto di riferimento sulle principali tematiche del mondo NPE e della credit industry italiana, durante il quale sono stati presentati i dati del mercato Npe relativi al primo semestre 2025 elaborati dell’Osservatorio Nazionale NPE Market.
L’incontro ha offerto una panoramica approfondita sull’andamento del mercato NPE in Italia, fornendo analisi e insight basati sui dati raccolti dall’Osservatorio.
L’Osservatorio, diretto da Roberto Sergio e attivo dal 2016, rappresenta uno strumento prezioso per gli operatori del settore: non solo fotografa in maniera chiara e trasparente l’andamento delle transazioni di NPE, ma mette a disposizione anche uno storico consolidato di dati, utili a comprendere le dinamiche e le tendenze del mercato italiano. Rivolto a investitori, debt buyer, istituzioni, media, servicer, info provider, originator e advisor, si distingue per la capacità di fornire informazioni indipendenti, contestualizzate e sempre aggiornate, ponendosi come risorsa al servizio delle aziende.
Il primo semestre 2025 ha registrato il numero più alto di transazioni dal 2019, con 257 operazioni censite. Un dato sorprendente, ha osservato Roberto Sergio, Direttore dell’Osservatorio Nazionale NPE Market, «perché molti operatori si aspettavano un rallentamento del mercato, mentre abbiamo assistito a un record assoluto in termini di numero di operazioni».
A questo incremento non ha però corrisposto un aumento dei volumi. Al contrario, il GBV complessivo transato si è dimezzato rispetto agli anni precedenti, segnalando una contrazione sia sul mercato primario sia sul secondario. «Per quanto riguarda il primario, era un andamento atteso, visto che lo stock di crediti deteriorati nei bilanci bancari si è ormai ridotto. Più complesso è invece il discorso sul secondario, che pur avendo ancora in pancia circa 280-290 miliardi di crediti, ha visto un rallentamento significativo» ha spiegato Sergio, affermando che sicuramente una delle concause del calo è da ricercare nell’introduzione della Secondary Market Directive. La nuova normativa, almeno per il momento e non solo in Italia, sta ottenendo risultati diametralmente opposti agli obiettivi della direttiva stessa. Su tale argomento Sergio ha anticipato l’uscita sul prossimo Credit Village Magazine di un attesissimo dossier di approfondimento realizzato con il contributo delle principali associazioni di settore internazionali che analizza il recepimento della SMD in Italia e nei principali paesi europei.
Il confronto con il passato evidenzia anche un cambiamento nella tipologia dei portafogli ceduti: dopo anni dominati dai portafogli misti, nel 2024 e nel 2025 si registra un ritorno dei secured, mentre i misti perdono peso. Questo è un chiaro segnale del ritorno di interesse su un segmento che era rimasto fermo a causa della crisi immobiliare, dell’aumento dei tassi e del costo del funding. Sul secondario prevalgono le ricessioni multiple, spesso terze o quarte cessioni, che inevitabilmente riducono la redditività delle operazioni.
A determinare la crescita del numero di transazioni hanno contribuito soprattutto le operazioni single name, pari al 35% del totale, legate sia ad asset immobiliari sia a ristrutturazioni aziendali. A queste si affiancano le ricessioni infragruppo e un approccio sempre più selettivo nella costruzione dei portafogli ceduti. «Il mercato si sta trasformando – ha sottolineato Sergio – andando verso una specializzazione crescente. I grandi deal misti lasciano spazio a cluster mirati, più adatti a investitori e servicer specializzati».
Quanto alle prospettive, l’Osservatorio prevede un 2025 in contenimento: i volumi complessivi difficilmente supereranno i 20 miliardi di GBV e il numero totale delle operazioni si attesterà intorno a 630 transazioni. Ma in un mercato in continua evoluzione sottoposto anche a cambiamenti repentini i dati possono modificarsi velocemente.
L’Osservatorio Nazionale NPE Market si conferma uno strumento di riferimento per operatori e investitori. Attraverso la piattaforma dedicata è possibile consultare in chiaro una parte dei dati sulle operazioni censite, mentre per chi desidera approfondire sono disponibili abbonamenti che consentono di accedere a report completi, analisi dettagliate e funzionalità avanzate.
Si è svolto oggi, 9 settembre, il webinar organizzato da Credit Village, da anni punto di riferimento sulle principali tematiche del mondo NPE e della credit industry italiana, durante il quale sono stati presentati i dati del mercato Npe relativi al primo semestre 2025 elaborati dell’Osservatorio Nazionale NPE Market.
L’incontro ha offerto una panoramica approfondita sull’andamento del mercato NPE in Italia, fornendo analisi e insight basati sui dati raccolti dall’Osservatorio.
L’Osservatorio, diretto da Roberto Sergio e attivo dal 2016, rappresenta uno strumento prezioso per gli operatori del settore: non solo fotografa in maniera chiara e trasparente l’andamento delle transazioni di NPE, ma mette a disposizione anche uno storico consolidato di dati, utili a comprendere le dinamiche e le tendenze del mercato italiano. Rivolto a investitori, debt buyer, istituzioni, media, servicer, info provider, originator e advisor, si distingue per la capacità di fornire informazioni indipendenti, contestualizzate e sempre aggiornate, ponendosi come risorsa al servizio delle aziende.
Il primo semestre 2025 ha registrato il numero più alto di transazioni dal 2019, con 257 operazioni censite. Un dato sorprendente, ha osservato Roberto Sergio, Direttore dell’Osservatorio Nazionale NPE Market, «perché molti operatori si aspettavano un rallentamento del mercato, mentre abbiamo assistito a un record assoluto in termini di numero di operazioni».
A questo incremento non ha però corrisposto un aumento dei volumi. Al contrario, il GBV complessivo transato si è dimezzato rispetto agli anni precedenti, segnalando una contrazione sia sul mercato primario sia sul secondario. «Per quanto riguarda il primario, era un andamento atteso, visto che lo stock di crediti deteriorati nei bilanci bancari si è ormai ridotto. Più complesso è invece il discorso sul secondario, che pur avendo ancora in pancia circa 280-290 miliardi di crediti, ha visto un rallentamento significativo» ha spiegato Sergio, affermando che sicuramente una delle concause del calo è da ricercare nell’introduzione della Secondary Market Directive. La nuova normativa, almeno per il momento e non solo in Italia, sta ottenendo risultati diametralmente opposti agli obiettivi della direttiva stessa. Su tale argomento Sergio ha anticipato l’uscita sul prossimo Credit Village Magazine di un attesissimo dossier di approfondimento realizzato con il contributo delle principali associazioni di settore internazionali che analizza il recepimento della SMD in Italia e nei principali paesi europei.
Il confronto con il passato evidenzia anche un cambiamento nella tipologia dei portafogli ceduti: dopo anni dominati dai portafogli misti, nel 2024 e nel 2025 si registra un ritorno dei secured, mentre i misti perdono peso. Questo è un chiaro segnale del ritorno di interesse su un segmento che era rimasto fermo a causa della crisi immobiliare, dell’aumento dei tassi e del costo del funding. Sul secondario prevalgono le ricessioni multiple, spesso terze o quarte cessioni, che inevitabilmente riducono la redditività delle operazioni.
A determinare la crescita del numero di transazioni hanno contribuito soprattutto le operazioni single name, pari al 35% del totale, legate sia ad asset immobiliari sia a ristrutturazioni aziendali. A queste si affiancano le ricessioni infragruppo e un approccio sempre più selettivo nella costruzione dei portafogli ceduti. «Il mercato si sta trasformando – ha sottolineato Sergio – andando verso una specializzazione crescente. I grandi deal misti lasciano spazio a cluster mirati, più adatti a investitori e servicer specializzati».
Quanto alle prospettive, l’Osservatorio prevede un 2025 in contenimento: i volumi complessivi difficilmente supereranno i 20 miliardi di GBV e il numero totale delle operazioni si attesterà intorno a 630 transazioni. Ma in un mercato in continua evoluzione sottoposto anche a cambiamenti repentini i dati possono modificarsi velocemente.
L’Osservatorio Nazionale NPE Market si conferma uno strumento di riferimento per operatori e investitori. Attraverso la piattaforma dedicata è possibile consultare in chiaro una parte dei dati sulle operazioni censite, mentre per chi desidera approfondire sono disponibili abbonamenti che consentono di accedere a report completi, analisi dettagliate e funzionalità avanzate.