L’Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village, attivo dal 2016 nel monitoraggio e nel censimento delle transazioni di crediti deteriorati (NPE), ha pubblicato i dati relativi al primo trimestre 2025, confermando il trend già evidenziato nell’ultimo trimestre del 2024: il mercato NPE continua a mostrare segni di vivacità, soprattutto in termini di numero di operazioni concluse.
Da gennaio a marzo 2025, l’Osservatorio ha censito 110 transazioni, in netta crescita rispetto alle 67 del primo trimestre 2024 e alle 72 del 2023. Un incremento che evidenzia un ritorno di fiducia e dinamicità, anche se accompagnato da alcune importanti evoluzioni strutturali del mercato.
A trainare il mercato è stato il primario, con 72 operazioni di compravendita, a fronte delle 38 rilevate sul secondario. Questa marcata differenza tra i due segmenti – primario e Re-Trade – rappresenta una delle dinamiche più significative del periodo analizzato.
Una possibile spiegazione di questa disparità risiede nella recente introduzione della nuova Secondary Market Directive (SMD), che ha introdotto elementi di incertezza interpretativa, in particolare per le società di recupero crediti autorizzate ex art. 115 TULPS. Questi soggetti, fino a oggi attivi soprattutto sul mercato secondario, vedono oggi limitate le proprie possibilità operative a seguito della nuova regolamentazione e soprattutto sono ancora in attesa di riscontri su importanti dubbi interpretativi.
Paradossalmente, una direttiva nata con l’obiettivo di facilitare e rendere più liquido il mercato secondario, rischia di generare un effetto contrario, rallentandone lo sviluppo.
In termini di volumi, invece, il mercato si mostra più cauto: le transazioni totali si attestano intorno ai 2,4 miliardi di euro, un valore in lieve crescita rispetto ai 2,2 miliardi del 2024 ed inferiore ai poco più di 3 miliardi registrati nel primo trimestre 2023. Un dato atteso e giustificato dalla significativa riduzione di NPE nei bilanci delle banche avvenuta nell’ultimo decennio.
Il dato conferma un fenomeno ormai ricorrente: aumentano le operazioni, ma calano quelle di dimensioni rilevanti. Circa il 40% dei deal registrati nel trimestre, infatti, ha riguardato operazioni single name, ovvero transazioni su posizioni individuali, spesso a carattere immobiliare o corporate.
Proprio sul fronte immobiliare, l’Osservatorio segnala una diffusione crescente dello strumento della cartolarizzazione immobiliare, ormai sempre più utilizzato per efficientare la gestione e la dismissione degli asset .
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L’Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village, attivo dal 2016 nel monitoraggio e nel censimento delle transazioni di crediti deteriorati (NPE), ha pubblicato i dati relativi al primo trimestre 2025, confermando il trend già evidenziato nell’ultimo trimestre del 2024: il mercato NPE continua a mostrare segni di vivacità, soprattutto in termini di numero di operazioni concluse.
Da gennaio a marzo 2025, l’Osservatorio ha censito 110 transazioni, in netta crescita rispetto alle 67 del primo trimestre 2024 e alle 72 del 2023. Un incremento che evidenzia un ritorno di fiducia e dinamicità, anche se accompagnato da alcune importanti evoluzioni strutturali del mercato.
A trainare il mercato è stato il primario, con 72 operazioni di compravendita, a fronte delle 38 rilevate sul secondario. Questa marcata differenza tra i due segmenti – primario e Re-Trade – rappresenta una delle dinamiche più significative del periodo analizzato.
Una possibile spiegazione di questa disparità risiede nella recente introduzione della nuova Secondary Market Directive (SMD), che ha introdotto elementi di incertezza interpretativa, in particolare per le società di recupero crediti autorizzate ex art. 115 TULPS. Questi soggetti, fino a oggi attivi soprattutto sul mercato secondario, vedono oggi limitate le proprie possibilità operative a seguito della nuova regolamentazione e soprattutto sono ancora in attesa di riscontri su importanti dubbi interpretativi.
Paradossalmente, una direttiva nata con l’obiettivo di facilitare e rendere più liquido il mercato secondario, rischia di generare un effetto contrario, rallentandone lo sviluppo.
In termini di volumi, invece, il mercato si mostra più cauto: le transazioni totali si attestano intorno ai 2,4 miliardi di euro, un valore in lieve crescita rispetto ai 2,2 miliardi del 2024 ed inferiore ai poco più di 3 miliardi registrati nel primo trimestre 2023. Un dato atteso e giustificato dalla significativa riduzione di NPE nei bilanci delle banche avvenuta nell’ultimo decennio.
Il dato conferma un fenomeno ormai ricorrente: aumentano le operazioni, ma calano quelle di dimensioni rilevanti. Circa il 40% dei deal registrati nel trimestre, infatti, ha riguardato operazioni single name, ovvero transazioni su posizioni individuali, spesso a carattere immobiliare o corporate.
Proprio sul fronte immobiliare, l’Osservatorio segnala una diffusione crescente dello strumento della cartolarizzazione immobiliare, ormai sempre più utilizzato per efficientare la gestione e la dismissione degli asset .
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