Segnali di ripresa positivi per il settore energia e gas nel 2024 e prospettive incoraggianti per il 2025.
È quanto emerge dallo studio di Cerved Rating Agency, che analizza l’andamento del mercato e la rischiosità delle imprese del comparto. Dopo il calo dei volumi nel 2023, il 2024 ha segnato una moderata ripresa, favorita dalla normalizzazione dei prezzi e dal ritorno dei consumi.
Nel 2025 si prevede una crescita del +3% nei volumi di energia elettrica e dell’8% per il gas, trainata dall’ampliamento della clientela business e industriale. I margini restano solidi, seppur in lieve calo per le aziende più grandi.
Migliora anche la situazione finanziaria, con un numero crescente di imprese cash positive.
In calo il rischio di default: tra aprile 2024 e aprile 2025, il 50% delle imprese ha ottenuto un miglioramento del rating, mentre l’altro 50% ha mantenuto la stessa classe. Nessun downgrade è stato registrato. Crescono le assegnazioni nelle classi di maggiore sicurezza (A2.2 e A3.1), mentre si consolidano quelle nelle classi intermedie B1.1 e B1.2, segno di una maggiore solidità e resilienza del comparto.
Sei interessato ad approfondire il tema? Parleremo di questo e molto altro al CVUtilityDay che si terrà il prossimo 1° ottobre in Borsa Italiana.
Per maggiori dettagli sull’appuntamento e per partecipare visita la pagina: https://cvutilityday.events/
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È quanto emerge dallo studio di Cerved Rating Agency, che analizza l’andamento del mercato e la rischiosità delle imprese del comparto. Dopo il calo dei volumi nel 2023, il 2024 ha segnato una moderata ripresa, favorita dalla normalizzazione dei prezzi e dal ritorno dei consumi.
Nel 2025 si prevede una crescita del +3% nei volumi di energia elettrica e dell’8% per il gas, trainata dall’ampliamento della clientela business e industriale. I margini restano solidi, seppur in lieve calo per le aziende più grandi.
Migliora anche la situazione finanziaria, con un numero crescente di imprese cash positive.
In calo il rischio di default: tra aprile 2024 e aprile 2025, il 50% delle imprese ha ottenuto un miglioramento del rating, mentre l’altro 50% ha mantenuto la stessa classe. Nessun downgrade è stato registrato. Crescono le assegnazioni nelle classi di maggiore sicurezza (A2.2 e A3.1), mentre si consolidano quelle nelle classi intermedie B1.1 e B1.2, segno di una maggiore solidità e resilienza del comparto.
Sei interessato ad approfondire il tema? Parleremo di questo e molto altro al CVUtilityDay che si terrà il prossimo 1° ottobre in Borsa Italiana.
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