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Pandemia e south working: il mercato immobiliare al Sud mai così attivo

L’emergenza sanitaria cambia le dinamiche del nostro mercato immobiliare e premia i centri del sud dell’Italia. Là dove la pandemia ha segnato in maniera meno marcata il territorio e dove molti lavoratori del nord del Paese hanno trovato una modalità di lavoro che rendesse meno drammatica la situazione di emergenza, il mercato delle case ha subito un’impennata senza precedenti.

Merito del south working, la tendenza a lavorare smart lontano non solo dall’ufficio, ma anche dalla propria città, per raggiungere invece mete più vivibili del sud Italia e mescolare vacanza e lavoro, o quantomeno cercare un clima più favorevole. Una vera svolta per il mercato immobiliare, partita in sordina subito dopo il lockdown e diventata tendenza nel corso degli ultimi mesi.

Le città più gettonate del Sud: BAT, Rieti e Agrigento

A darci un quadro più scientifico della nuova situazione immobiliare c’è una recente ricerca dell’Ufficio Studi di Idealista, che traccia la domanda degli immobili nel corso dell’anno. Ne emergono dati sorprendenti, con incrementi a doppie cifre dei mercati di tutte le maggiori città meridionali.

In testa alle piazze più richieste c’è la provincia di BAT (Barletta, Andria, Trani), che da inizio anno fa registrare +60% di domanda. Alte le percentuali anche della seconda e della terza classificata, Rieti con il 56% in più di richieste e Agrigento con +55%.

Seguono in classifica Reggio Calabria ed Enna, con una crescita rilevata del 50%, quindi Nuoro con +45% e Catanzaro con +43%.

Sono invece solo 3 le città che hanno fatto rilevare una riduzione della domanda: Trapani (-1%), Milano (-4%) e Crotone (-18%).

Numeri d’eccezione anche per gli affitti

Stesso trend delle vendite anche per la domanda di affitti, che questa volta vede in testa la città di Brindisi con +60% di richieste, seguita da Crotone con +58% e Vibo Valentia con +56%.

Catanzaro è ai primi posti anche tra i mercati delle locazioni più dinamici, con +52% di richieste, seguita da Nuoro (+50%), Isernia (+49%) e Teramo (+48%).

Contro tendenza ci sono Benevento (-44%), Pordenone (-41%), Pesaro Urbino (-40%), Milano (-32%), Bologna e Brescia (-24%).

Preoccupa la drastica caduta dei numeri degli affitti a Milano, faro indiscusso del mercato immobiliare del Paese, che risente della difficile condizione dettata dalla pandemia e perde il suo bacino di mercato di lavoratori e studenti che prima affollava la città.

Autori: Paola Campanelli

Fonte: Mutui on Line

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