Il mutuo diventerà sempre più digitale nei prossimi anni. È quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Digital Lending 2025, realizzato in collaborazione tra Monitor Deloitte, Experian e CeTIF. Il settore del credito è sempre più contaminato dall’innovazione tecnologica, che sta spingendo l’utilizzo dei canali digitali e trasformando i mutui in modalità phygital, una formula mista tra fisico e digitale pensata per semplificare l’ottenimento del finanziamento.
La stima è che entro il 2029 il 20% del totale del credito immobiliare sarà digitale, con un valore complessivo di oltre 13 miliardi di euro. Dal 2019 al 2024 la quota di crediti erogati tramite canali digitali ha raggiunto 18,8 miliardi di euro, con una crescita media annua del 38%.
In questa rivoluzione, l’Intelligenza Artificiale avrà un ruolo sempre più centrale: dai nuovi modelli di rischio che semplificano l’accesso al credito agli assistenti virtuali, che entro pochi anni potrebbero essere utilizzati dal 60% degli utenti. Un cambiamento che segna un nuovo modo di fare banca, sempre più rapido, intelligente e vicino alle esigenze delle persone.
Il mutuo diventerà sempre più digitale nei prossimi anni. È quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Digital Lending 2025, realizzato in collaborazione tra Monitor Deloitte, Experian e CeTIF. Il settore del credito è sempre più contaminato dall’innovazione tecnologica, che sta spingendo l’utilizzo dei canali digitali e trasformando i mutui in modalità phygital, una formula mista tra fisico e digitale pensata per semplificare l’ottenimento del finanziamento.
La stima è che entro il 2029 il 20% del totale del credito immobiliare sarà digitale, con un valore complessivo di oltre 13 miliardi di euro. Dal 2019 al 2024 la quota di crediti erogati tramite canali digitali ha raggiunto 18,8 miliardi di euro, con una crescita media annua del 38%.
In questa rivoluzione, l’Intelligenza Artificiale avrà un ruolo sempre più centrale: dai nuovi modelli di rischio che semplificano l’accesso al credito agli assistenti virtuali, che entro pochi anni potrebbero essere utilizzati dal 60% degli utenti. Un cambiamento che segna un nuovo modo di fare banca, sempre più rapido, intelligente e vicino alle esigenze delle persone.