Banche, Originator e Imprese Cartolarizzazione Dalla Redazione Investor, servicer e debt buyer Normativa e regolamentazione NPL e crediti deteriorati

La cartolarizzazione dei portafogli leasing, l’applicazione dell’art. 7.1 e il ruolo delle LeasCo

Il leasing è, da sempre, uno degli attivi più cartolarizzati in Italia. Negli anni quasi tutti gli operatori specializzati hanno utilizzato in via ricorsiva la cartolarizzazione come strumento per finanziare nuove erogazioni; è dunque possibile affermare che – stante l’importanza del leasing nel sostegno agli investimenti in particolare delle PMI – la cartolarizzazione sia stata sin dalle origini in Italia uno strumento formidabile per il sostegno dell’economia reale.

Come Banca Finint ancora oggi è motivo di orgoglio ricordare che realizzammo la prima operazione nel 1991 (dunque ben prima dell’introduzione della Legge 130 del 1999) e che da allora abbiamo strutturato numerosissime operazioni anche in questo settore.

Nonostante i volumi altalenanti, il settore resta rilevante (nuova produzione 2024: €33,4 mld, fonte Assilea: Associazione italiana leasing) e ha attratto l’ingresso di player internazionali.

Il leasing, per struttura, è diverso dagli altri finanziamenti: il bene resta di proprietà dell’intermediario, che rimane un aspetto fondamentale per il presidio del rischio di credito. In ultima analisi questo rappresenta -evidentemente- un punto di forza per gli investitori in ABS, in quanto la disponibilità del “bene ostaggio” ne rafforza la garanzia sulle note.

Gli elevati volumi hanno inevitabilmente generato negli anni stock di crediti deteriorati, data la nota vulnerabilità delle PMI ai cicli economici. Tuttavia, come evidenzia Assilea:

 

  • tra 2017 e 2023 le perdite del leasing sono state in media inferiori del 15% rispetto ai finanziamenti bancari;
  • i tassi di perdita in caso di risoluzione sono in calo: immobiliare 53% (2023) vs 56% (2019), non immobiliare 44% vs 52%;
  • gli stock in bonis sono migliorati: Stage 1 all’89,1% (dal 85% nel 2023), Stage 2 al 9,5% (in calo da 11,9%);
  • A fine dicembre 2024 gli NPE ammontavano a €3,5 mld (5,9% del portafoglio, -15,2% sul 2023), di cui sofferenze €1,7 mld, UTP €1,5 mld e scaduti €0,2 mld.

 

Anche nel leasing si sono sviluppate operazioni di cessione, incluse quelle assistite da GACS, sebbene in una fase successiva alle altre forme tecniche (mutui, finanziamenti corporate, credito al consumo etc). Proprio la peculiarità di questo asset richiede infatti a differenza di queste ultime il trasferimento non solo del credito, ma anche del bene e del contratto, se ancora attivo.

Per semplificare tali strutture, nel 2017 è stato introdotto l’art. 7.1 della Legge 130/1999, che ha previsto l’affiancamento allo SPV di c.d. veicoli accessori, le LeasCo, che devono essere controllate da banche o intermediari, e che nel contesto delle operazioni si rendano cessionarie dei beni e dei contratti di leasing. L’implementazione non è stata semplice, specie quando i beni (spesso immobili) non erano trasferibili; in tali casi si è fatto ricorso a scissioni societarie con le LeasCo beneficiarie.

Queste operazioni hanno comunque consentito alle società di leasing di liberare capitale, favorendo il derisking e razionalizzazione dei bilanci. L’esperienza ha mostrato l’importanza del servicer, chiamato a integrare alle competenze di credit servicing quelle di property management e remarketing, necessarie per valorizzare i beni sottostanti. Solo pochi operatori hanno sviluppato questa expertise trasversale, in grado di massimizzare i ritorni per gli investitori.

Dal 2015 abbiamo partecipato a 27 operazioni di cartolarizzazione di leasing NPL per un valore di €9 mld, con 18 LeasCo controllate oggi operative. Questa evoluzione, guidata dalla volontà di anticipare il mercato, ha coniugato gestione del credito, valorizzazione degli asset e innovazione finanziaria.

La cartolarizzazione si conferma uno strumento strategico e versatile, capace di adattarsi a molteplici attivi e di sostenere, liberando risorse, la crescita del tessuto produttivo italiano. Come Banca Finint, è nostro compito continuare a innovare, rafforzare competenze e costruire strutture sempre più efficienti.

Articolo pubbliredazionale

 

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