La nuova legge di bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 17 ottobre e ora attesa all’esame del Parlamento, introduce una quinta edizione della rottamazione delle cartelle. L’obiettivo dichiarato è aggredire il monte dei crediti erariali accumulati, tema da tempo al centro dell’attenzione nella credit industry come possibile asset class emergente.
Durante la conferenza stampa, Matteo Salvini l’ha definita una “pace fiscale definitiva”: “Finalmente riusciamo a mettere in legge di bilancio ossigeno e speranza” ha commentato il vicepremier. La misura riguarda fino a 16 milioni di persone con cartelle esattoriali fino al 2023, che potranno riordinare la posizione con il Fisco in 9 anni, con rate bimestrali tutte uguali e senza sanzioni (restano dovuti capitale e interessi). Restano esclusi i contribuenti che non hanno mai presentato dichiarazione dei redditi. Sul perimetro applicativo è intervenuto anche il ministro Giancarlo Giorgetti: “È aperta a tutti coloro che hanno dichiarato ma non versato, non è un condono per coloro che hanno evaso cercando di fare i furbi” ha chiarito.
La nuova legge di bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 17 ottobre e ora attesa all’esame del Parlamento, introduce una quinta edizione della rottamazione delle cartelle. L’obiettivo dichiarato è aggredire il monte dei crediti erariali accumulati, tema da tempo al centro dell’attenzione nella credit industry come possibile asset class emergente.
Durante la conferenza stampa, Matteo Salvini l’ha definita una “pace fiscale definitiva”: “Finalmente riusciamo a mettere in legge di bilancio ossigeno e speranza” ha commentato il vicepremier. La misura riguarda fino a 16 milioni di persone con cartelle esattoriali fino al 2023, che potranno riordinare la posizione con il Fisco in 9 anni, con rate bimestrali tutte uguali e senza sanzioni (restano dovuti capitale e interessi). Restano esclusi i contribuenti che non hanno mai presentato dichiarazione dei redditi. Sul perimetro applicativo è intervenuto anche il ministro Giancarlo Giorgetti: “È aperta a tutti coloro che hanno dichiarato ma non versato, non è un condono per coloro che hanno evaso cercando di fare i furbi” ha chiarito.