Una soluzione pensata per aiutare gli enti locali in difficoltà nella riscossione dei tributi: è questa una delle novità contenute nella legge di bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 17 ottobre e ora all’esame del Parlamento.
“È in fase avanzatissima la formulazione di un progetto di cui stiamo discutendo anche con ANCI” ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, durante la conferenza stampa di presentazione della manovra.
Secondo il ministro, la misura nasce per contrastare il dissesto finanziario in cui molti Comuni finiscono a causa della mancata riscossione dei tributi locali.
L’ipotesi è quella di affidare il servizio a una società interamente partecipata dallo Stato, come AMCO, che possa supportare i Comuni nell’attività di recupero, senza creare un doppione dell’attuale sistema di riscossione né espropriare le amministrazioni locali delle proprie competenze.
L’obiettivo è garantire una gestione più efficiente e sostenibile delle entrate, anche alla luce dell’ultima sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) di Strasburgo, secondo cui la responsabilità per i debiti non onorati dagli enti locali verso i privati ricade in ultima istanza sullo Stato.
Una soluzione pensata per aiutare gli enti locali in difficoltà nella riscossione dei tributi: è questa una delle novità contenute nella legge di bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 17 ottobre e ora all’esame del Parlamento.
“È in fase avanzatissima la formulazione di un progetto di cui stiamo discutendo anche con ANCI” ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, durante la conferenza stampa di presentazione della manovra.
Secondo il ministro, la misura nasce per contrastare il dissesto finanziario in cui molti Comuni finiscono a causa della mancata riscossione dei tributi locali.
L’ipotesi è quella di affidare il servizio a una società interamente partecipata dallo Stato, come AMCO, che possa supportare i Comuni nell’attività di recupero, senza creare un doppione dell’attuale sistema di riscossione né espropriare le amministrazioni locali delle proprie competenze.
L’obiettivo è garantire una gestione più efficiente e sostenibile delle entrate, anche alla luce dell’ultima sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) di Strasburgo, secondo cui la responsabilità per i debiti non onorati dagli enti locali verso i privati ricade in ultima istanza sullo Stato.