Intervista ad Alberto Sondri, Executive Director di CRIBIS Credit Management
In un contesto economico che evolve alla velocità della luce, diventa sempre più cruciale disporre di strumenti capaci di garantire efficacia ed efficienza nelle attività lavorative quotidiane. L’Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village rappresenta proprio una di queste risorse. A raccontarci il suo valore è Alberto Sondri, Executive Director di CRIBIS Credit Management, che nella sua esperienza non solo utilizza i dati dell’Osservatorio, ma ne ha riconosciuto l’importanza al punto da integrarli nelle analisi interne del gruppo CRIF.
Considerando l’esperienza e la struttura consolidata di CRIBIS Credit Management, quale valore aggiunto ritiene possa offrire l’Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village a supporto delle vostre attività di servicing sul mercato NPE? Quali sinergie possono nascere con gli strumenti di analisi già adottati da CRIBIS Credit Management?
Il vero valore dell’Osservatorio Nazionale NPE Market è nella qualità e affidabilità delle informazioni: dati verificati, strutturati e dettagliati che diventano patrimonio per tutti gli operatori. Per un servicer indipendente come CRIBIS Credit Management, queste informazioni hanno un’utilità pratica nel market scouting, perché ci permettono di individuare gli investitori più attivi, in particolare sul mercato secondario meno conosciuto, e candidarci come partner nei portafogli più vicini alle nostre competenze.
Oltre all’uso operativo, l’Osservatorio è un complemento prezioso per le nostre analisi interne. CRIBIS Credit Management dispone già di un osservatorio proprietario che monitora l’intero ciclo del credito deteriorato, dal rischio alle performance giudiziali e stragiudiziali, fino alle dinamiche delle procedure civili. Tuttavia, ci mancava un’analisi puntuale del mercato delle cessioni. In questo senso, la collaborazione con Credit Village ha arricchito la nostra prospettiva, permettendoci di offrire al mercato una visione completa e integrata.
Un aspetto importante è anche la terzietà di chi raccoglie i dati: solo un soggetto indipendente può ottenere informazioni sensibili con efficienza ed efficacia, superando le barriere di riservatezza che inevitabilmente sorgono tra competitor e per questo il lavoro dell’Osservatorio è ancora più importante.
Quali sono le sue impressioni sull’attuale andamento del mercato NPE e quali prospettive intravede per i prossimi mesi?
Oggi vediamo segnali di rimbalzo rispetto al rallentamento delle operazioni degli ultimi anni, legato alla riduzione sistematica dello stock. L’aumento, seppur contenuto, dei tassi di default riporta il mercato a una certa “normalità”: non assisteremo a stock paragonabili a quelli del 2014, ma le banche, anche per effetto delle normative, non potranno più tenere i deteriorati in pancia come in passato. È quindi plausibile attendersi un incremento dei flussi di nuove cessioni sul mercato primario.
Un altro fenomeno rilevante è la nascita di nuovi asset class, in particolare i crediti assistiti da garanzie MCC e SACE, generati durante le misure straordinarie del periodo Covid. Si tratta di esposizioni che non avevano mai avuto esperienze di cessione, ma che oggi rappresentano una componente importante delle transazioni.
Dal lato dei servicer, il mercato sta andando verso una maggiore specializzazione: non più portafogli onnicomprensivi, ma cessioni costruite su asset specifici. In parallelo, prosegue la concentrazione dei grandi operatori, ma proprio questa dinamica apre spazi per servicer strutturati ma flessibili, capaci di adattare le proprie competenze alle nuove esigenze. CRIBIS Credit Management si riconosce in questo modello: indipendente, con dimensioni rilevanti ma non rigide, in grado di cogliere le opportunità che il mercato offrirà nei prossimi mesi.
Vuoi restare sempre aggiornato su tutti i deal chiusi sul mercato NPE? Iscriviti adesso all’Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village
Intervista ad Alberto Sondri, Executive Director di CRIBIS Credit Management
In un contesto economico che evolve alla velocità della luce, diventa sempre più cruciale disporre di strumenti capaci di garantire efficacia ed efficienza nelle attività lavorative quotidiane. L’Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village rappresenta proprio una di queste risorse. A raccontarci il suo valore è Alberto Sondri, Executive Director di CRIBIS Credit Management, che nella sua esperienza non solo utilizza i dati dell’Osservatorio, ma ne ha riconosciuto l’importanza al punto da integrarli nelle analisi interne del gruppo CRIF.
Considerando l’esperienza e la struttura consolidata di CRIBIS Credit Management, quale valore aggiunto ritiene possa offrire l’Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village a supporto delle vostre attività di servicing sul mercato NPE? Quali sinergie possono nascere con gli strumenti di analisi già adottati da CRIBIS Credit Management?
Il vero valore dell’Osservatorio Nazionale NPE Market è nella qualità e affidabilità delle informazioni: dati verificati, strutturati e dettagliati che diventano patrimonio per tutti gli operatori. Per un servicer indipendente come CRIBIS Credit Management, queste informazioni hanno un’utilità pratica nel market scouting, perché ci permettono di individuare gli investitori più attivi, in particolare sul mercato secondario meno conosciuto, e candidarci come partner nei portafogli più vicini alle nostre competenze.
Oltre all’uso operativo, l’Osservatorio è un complemento prezioso per le nostre analisi interne. CRIBIS Credit Management dispone già di un osservatorio proprietario che monitora l’intero ciclo del credito deteriorato, dal rischio alle performance giudiziali e stragiudiziali, fino alle dinamiche delle procedure civili. Tuttavia, ci mancava un’analisi puntuale del mercato delle cessioni. In questo senso, la collaborazione con Credit Village ha arricchito la nostra prospettiva, permettendoci di offrire al mercato una visione completa e integrata.
Un aspetto importante è anche la terzietà di chi raccoglie i dati: solo un soggetto indipendente può ottenere informazioni sensibili con efficienza ed efficacia, superando le barriere di riservatezza che inevitabilmente sorgono tra competitor e per questo il lavoro dell’Osservatorio è ancora più importante.
Quali sono le sue impressioni sull’attuale andamento del mercato NPE e quali prospettive intravede per i prossimi mesi?
Oggi vediamo segnali di rimbalzo rispetto al rallentamento delle operazioni degli ultimi anni, legato alla riduzione sistematica dello stock. L’aumento, seppur contenuto, dei tassi di default riporta il mercato a una certa “normalità”: non assisteremo a stock paragonabili a quelli del 2014, ma le banche, anche per effetto delle normative, non potranno più tenere i deteriorati in pancia come in passato. È quindi plausibile attendersi un incremento dei flussi di nuove cessioni sul mercato primario.
Un altro fenomeno rilevante è la nascita di nuovi asset class, in particolare i crediti assistiti da garanzie MCC e SACE, generati durante le misure straordinarie del periodo Covid. Si tratta di esposizioni che non avevano mai avuto esperienze di cessione, ma che oggi rappresentano una componente importante delle transazioni.
Dal lato dei servicer, il mercato sta andando verso una maggiore specializzazione: non più portafogli onnicomprensivi, ma cessioni costruite su asset specifici. In parallelo, prosegue la concentrazione dei grandi operatori, ma proprio questa dinamica apre spazi per servicer strutturati ma flessibili, capaci di adattare le proprie competenze alle nuove esigenze. CRIBIS Credit Management si riconosce in questo modello: indipendente, con dimensioni rilevanti ma non rigide, in grado di cogliere le opportunità che il mercato offrirà nei prossimi mesi.
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